Basket, la leggenda di Mirza Delibasic

Il cestista bosniaco è stato uno dei giocatori più forti di sempre, portò la Coppa dei Campioni al Bosna Sarajevo

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differenze di prestazione tra giocatori alti e bassi

Basket, la leggenda di Mirza Delibasic. Le origini del mito: Mirza Delibašić (Tuzla, 09/01/1964 – Sarajevo, 08/12/2001) è stato un cestista jugoslavo naturalizzato bosniaco. È riconosciuto come uno dei più grandi e talentuosi giocatori della storia del basket. Tra i più grandi giocatori europei, Mirza Delibašić ha vinto tutto quello che c’era da vincere con la Jugoslavia, incluso l’oro olimpico nel 1980, l’oro nel Campionato Europeo nel 1975 e nel 1977 e l’oro nel Campionato del Mondo nel 1978, senza contare i molti titoli in competizioni europee per club.  Soprannominato “Kinđe” ha portato il suo club, il KK Bosna Sarajevo a vincere per la prima ed unica volta la Coppa dei Campioni nel 1979, guidato dal suo scopritore Boscia Tanjevic. Dopo aver lasciato il KK Bosna, andò in Spagna, dove insieme a Juan Corbalan, Wayne Brabender, Fernando Martin, Arvydas Sabonis e Drazen Petrovic, è considerato uno dei migliori giocatori di sempre ad aver giocato per il Real Madrid. In patria è stato uno dei personaggi sportivi più amati di sempre. Nel 2000, è stato scelto come sportivo del XX secolo in Bosnia ed Erzegovina Un torneo di pallacanestro si tiene ogni anno nell’Arena “Mirza Delibašić” alla sua memoria. Nel 2007, è stato inserito nella Fiba Hall of Fame.

Basket, la leggenda di Mirza Delibasic: i problemi di salute e l’addio

Nell’agosto 1983 è stato vittima di una emorragia cerebrale irreversibile che lo ha quasi ucciso e costretto al definitivo ritiro dallo sport che così tanto amava. Da quel momento in poi ha vissuto a Sarajevo, anche durante la guerra e l’assedio alla sua città. I suoi ultimi anni sono stati caratterizzati da persistenti problemi di salute, soprattutto a causa del forte consumo di alcol, che lo hanno portato alla morte l’8 dicembre del 2001 all’età di soli 47 anni. Diverse migliaia di persone hanno partecipato al suo funerale a Sarajevo e il KK Bosna ha rinominato il proprio impianto sportivo in suo onore. Mirza Delibašić, nell’estate del 1983, fu ingaggiato dalla Juve Caserta. Il club appena promosso in serie A1, in quegli anni guidato in panchina dal suo vecchio allenatore al Bosna, Boscia Tanjevic, scelse lui per sostituire il ritirato Zoran Slavnic. Il trasferimento non ebbe mai luogo a causa del ritiro forzato dall’attività agonistica.

Basket, la leggenda di Mirza Delibasic: caratteristiche tecniche uniche

Un metro e novantasette, muscolatura smilza e guizzante, un corpo creato per giocare un certo tipo élitario di pallacanestro. Con la palla in mano mostra un talento innato imbarazzante. È leggiadro, sinuoso nei movimenti controtempo rispetto agli altri giocatori in campo. Palleggia spesso con lentezza, portando la palla sopra l’altezza delle anche, senza dare l’impressione di voler spingere troppo. E poi, voilà, dopo qualche attimo arriva il guizzo che accende l’azione: una partenza bruciante che buca la difesa; un passaggio illuminante a trovare spazi per altri ancora oscuri, solitamente impreziosito da accorgimenti stilistici come un no-look, o un dietro-schiena sorprendente, ma il miglior colpo rimane la “frustata” di polso a una sola mano direttamente dal palleggio. Però ciò che più cattura l’occhio è la capacità di segnare, da qualsiasi posizione del campo, con impressionante facilità. Ha una tecnica di tiro pulita, elegante, che non viene sporcata le numerose volte che cerca la conclusione senza equilibrio mentre salta in testa agli avversari.