Italiani beffati pagheranno stipendi agli ucraini

Italiani beffati nuovamente pagheranno gli stipendi degli insegnanti ucraini e non è uno scherzo, la nota ufficiale

Tempo di lettura: 2 Minuti
25042
Italiani beffati pagheranno stipendi agli ucraini

Italiani beffati pagheranno stipendi agli ucraini. Giunge una nuova beffa che schiaffeggia il popolo italiano, ovvero: il pagamento degli stipendi degli insegnanti ucraini. Vi diciamo sin da subito che non si tratta di uno scherzo, in quanto è pura realtà e, a comprova di quello che vi stiamo rivelando e riportato da ilparagone.it, vi sarebbe la nota ufficiale del Mef. Ovviamente, per capirne di più sarà necessario addentrarci in questo articolo e leggere attentamente quanto riportato nella nota e cosa è stato attuato con il primo decreto “Aiuti” convertito in legge il 15 luglio 2022.8.16

Italiani beffati: pagheranno stipendi agli insegnanti ucraini, la notizia

A rivelare l’ennesima beffa a danno degli italiani, è stato il sito ilparagone.it che ha evidenziato come tale indiscrezione non sia affatto uno scherzo. Ebbene, tra stipendi sottopagati, bollette che aumentano, lavoro inesistente e gente che non riesce ad arrivare nemmeno alla metà del mese, il primo decreto “Aiuti” corre a sostegno delle esigenze degli ucraini. Per la precisione, nel decreto convertito in legge il 15 luglio 2022, è previsto uno stanziamento per il sostegno finanziario in favore degli insegnanti dell’Ucraina. Parliamo di una cifra ingente che si sarebbe rivelata importante per gli italiani che, invece, saranno costretti a sostenere quest’altra onerosa spesa. Nel prosieguo di questo articolo, vi riportiamo fedelmente la nota del Mef.

La nota del Mef

Nella nota del Mef si legge quanto segue: “In attuazione di questa norma, oggi il Ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco e il Ministro ucraino delle finanze Serhiy Marchenko hanno perfezionato l’accordo di finanziamento. Le risorse (200 milioni di euro) sono destinate al pagamento dei salari del personale delle scuole ucraine. Si tratta di un finanziamento parallelo al programma della Banca Mondiale denominato PEACE (Public Expenditure for Administrative Capacity Endurance in Ukraine). Questo ha come obiettivo garantire la continuità amministrativa e dei servizi essenziali dello Stato ucraino. Il prestito, che sarà gestito da Cassa Depositi e Prestiti, sarà soggetto agli stessi standard di monitoraggio, audit e controllo del programma PEACE. E sarà oggetto di successiva rendicontazione al Parlamento“. Prosegue e conclude: “Le condizioni del prestito, che non prevedono oneri per interessi, sono coerenti con la moratoria annunciata il 20 luglio scorso dagli altri ministeri delle finanze dei Paesi del G7”.

Fonte: ilparagone.it