Cashback natale: occhio, queste spese non rientrano nel bonus

Partita ieri l’iniziativa del cashback di natale che prevede un rimborso del 10% delle spese effettuate entro il 31 dicembre: Attenzione non tutte sono valide

Tempo di lettura: 2 Minuti
4171
cashback natale

Cashback natale. Da ieri è partita l’iniziativa del governo denominata Cashback di Natale che prevede un rimborso del 10% delle spese effettuate entro il 31 dicembre pagate tramite carta di credito o app tipo satispay.

Il rimborso massimo sarà di 150 euro. Quindi il limite di spesa per avere il rimborso è di 1.500 euro (150 euro di cashback, appunto), con una cifra massima per scontrino di 150 euro (15 euro massimo di cashback a transazione). I requisiti: essere maggiorenni ed effettuare almeno 10 transazioni elettroniche in questo mese.

Da ieri tramite l’app IO della pubblica amministrazione milioni di persone si stanno iscrivendo registrando le proprie carte bancomat/di credito e l’IBAN dove ricevere poi il rimborso che verrà erogato nel mese di febbraio.

Ma dobbiamo fare ben attenzione a cosa rientra nelle spese su cui è usufruibile il cashback di natale e cosa invece non è possibile acquistare.

Partiamo con il dire cosa di può acquistare per usufruire del cashback. Potremmo dire quasi tutto: dal filone di pane al caffè, dal computer portatile, fino al pagamento di servizi come il meccanico o l’idraulico.

Cashback natale: rientrano anche le spese di carburante

Rientrano nelle spese anche quelle inerenti all’acquisto di carburante purché siano effettuati il modo digitale con carte di debito o di credito. Inizialmente su questa ipotesi regnava l’incertezza, poi ci ha pensato lo stesso governo a chiarire la vicenda. Non è ancora ben chiaro invece se rientreranno anche le spese per il pedaggio autostradale. Nessuno al governo si è ancora espresso in merito.

Quindi si può dire che il rimborso del 10% si può ottenere solo per i pagamenti elettronici fatti nei negozi fisici che aderiscono al programma cashless, ad esempio botteghe di vicinato, supermercati, parrucchieri, ma anche se si salda il conto degli artigiani con la carta (come l’elettricista).

Via libera invece al pagamento degli acquisti al momento della consegna a domicilio, a patto che il conto sia saldato con carte grazie a un POS mobile fornito da società convenzionati al cashback di Stato.

Cashback natale: queste spese non rientrano nel programma

Sono escluse dalle spese valide per il rimborso cashback quelle effettuate nell’ambito dell’attività di impresa, arte o professione. Non si può richiedere poi il rimborso per le operazioni eseguite presso gli sportelli bancomat, in gergo chiamate ATM come ad esempio prelievi di contante, ricarica del telefono allo sportello automatico e via dicendo. Esclusi anche i pagamenti ricorrenti e le bollette con addebito su carta o su conto corrente.