Pericolo vaccini, la denuncia del Time

Pericolo vaccini, il Time denuncia e fa esplodere la bufera: “Non sono stati testati sulle persone”, scatta l’allarme

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Pericolo vaccini, la denuncia del Time

Pericolo vaccini, la denuncia del Time. Il prestigioso Time fa esplodere la bufera in merito a una notizia che dovrebbe allarmare tutti e che è stata riportata da ilparagone.it. A partire dalla prima ondata di Covid e alle sue successive, si è giunti alla creazione dei primi vaccini che, come possiamo constatare un po’ tutti, non sono stati utili contro le nuove varianti che hanno fatto registrare un numero elevato di contagi. A tal proposito, la nota casa farmaceutica avrebbe rivelato che avrebbe messo a punto un nuovo vaccino per bloccare le varianti in questione. Ma, ormai, quasi più nessuno crede in questa “favoletta”. Inoltre, bisogna tenere presente il fatto che le varie inoculazioni hanno fruttato guadagni mai vista prima e che, proprio la medesima “casa”, spera di poter “rifare” con il booster. Ma, ecco la notizia inaspettata che giunge proprio dal Time: i primi vaccini sono stati inoculati senza test e in modo sperimentale e, in tal senso, si procederà anche per i booster.

Pericolo vaccini, la denuncia del Time che ha fatto esplodere la bufera

La bomba sganciata dal Time e riportata da ilparagone.it fa molto riflettere e pone l’accento sui medesimi dubbi che da mesi ci portiamo dietro. E, a prescindere da tutto questo, pare che i nuovi vaccini potrebbero essere pronti già da metà settembre. (Ovviamente, dopo che la FDA e il CDC statunitensi lo autorizzino). Ed ecco che, con l’avvicinarsi dell’autunno e della fredda stagione, bisogna premere proprio su questi dati e considerare la sicurezza e l’efficacia dei suddetti sugli animali. E le persone? Proseguiamo nella lettura e cerchiamo di capire cosa sta succedendo.

Un dato importante

Sempre su ilparagone.it si legge quanto segue: “La FDA ha anche deciso di rivedere i dati dello studio sugli animali senza consultare nuovamente il suo comitato consultivo. Ciò ha diviso gli esperti di vaccini. Il dottor Paul Offit, un membro del comitato consultivo, afferma che questa strategia lo rende “a disagio” per diversi motivi. Osserva che i dati presentati da Pfizer-BioNTech e Moderna a giugno sul loro booster per BA.1, incentrato sui livelli di anticorpi anti-virus generati dal vaccino, erano deludenti. “Hanno dimostrato che i titoli anticorpali neutralizzanti erano tra 1,5 e due volte maggiori contro Omicron rispetto ai livelli indotti da un richiamo del vaccino iniziale”, afferma. “Mi piacerebbe vedere prove evidenti del sostanziale aumento degli anticorpi neutralizzanti. Più sostanziale di quello che abbiamo visto contro BA.1, prima di lanciare un nuovo prodotto. Almeno questo ci è dovuto””.

 

Fonte: ilparagone.it