“il calcio è del popolo”, il modello del Bayern Monaco

“Il calcio è del popolo” questo è il motto che il Bayern Monaco, pur essendo uno dei club più titolati di sempre riesce a seguire mostrando grande rispetto per i propri tifosi.

Tempo di lettura: 3 Minuti
340

Il modello del Bayern Monaco

 

“Il calcio è del popolo” questo è il motto che il Bayern Monaco, pur essendo uno dei club più titolati di sempre riesce a seguire mostrando grande rispetto per i propri tifosi.

 

“Il calcio è del popolo”, in Germania questa non è sola una frase fatta, ma è un qualcosa a cui tutti credono fortemente. Esiste una regola, introdotta nel 1998, secondo la quale i tifosi devono detenere la maggioranza all’interno di ogni singolo club calcistico. Le azioni delle società tedesche possono essere acquistate da investitori solo per una percentuale inferiore al 50%. Il resto del club rimane nelle mani dei cosiddetti tifosi-soci.

 

Ne è un esempio il Bayern Monaco, nel quale addirittura il 75% del club è di proprietà dei tifosi. Gli sponsor (come Adidas, Audi e Allianz) hanno solamente una partecipazione del 8,33% nel club. Ogni anno si confrontano tifosi e dirigenza, per una durata di più di 5 ore, per poter aumentare la trasparenza, il video completo dell’assemblea generale viene pubblicato sul canale ufficiale Youtube. Una cosa inimmaginabile in Italia. Inoltre, i tifosi possono venire a guardare gli allenamenti pubblici. La trasparenza in casa Bayern Monaco è una delle regoli primarie e fondamentale e viene quasi prima di qualsiasi cosa.

 

L’efficienza di questo sistema è stata dimostrata ad esempio nella costruzione dell’ Allianz Arena. I creditori sono stati velocemente soddisfatti. Il Bayern Monaco 2014 è riuscito a pagare i debiti 16 anni prima del previsto. In realtà il piano di finanziamento prevedeva 25 anni, dal 2005 fino al 2030

I biglietti

Il fatto che i tifosi siano anche i soci del club garantiscono ai tifosi dei biglietti più economici. Il paragone non regge minimamente con i prezzi che ci sono in Italia. Per intenderci un abbonamento per un club di Serie B, come ad esempio il Parma, viene a costare una cifra intorno ai 300 euro. Se si considera un club dello stesso livello del Bayern, come ad esempio la Juventus, il prezzo arriva addirittura a 675 euro. Un abbonamento in Curva Sud bavarese viene a costare solamente 160 euro, molto meno di un club di Serie B italiana.

 

Il punto di vista economico

Ciò nonostante dal punto di vista economico non si registrano perdite, anzi. Il club bavarese è completamente essente da debiti, ha uno stadio di proprietà e possiede il terreno del FC Bayern Campus. Il Bayern Monaco è riuscito a superare talmente bene la crisi Coronavirus che ha potuto persino pagare un bonus ai suoi dipendenti.

 

Il Bayern non spende mai più di quanto guadagna. La società è stata gestita per decenni con serietà e lungimiranza. Nel’11 titolare bavarese che 2020 nella finale di Champions League ha battuto il PSG, sono stati tantissimi acquisti “low cost”.

 

Il Bayern Monaco per i giocatori presenti nella finale 2020 ha speso solamente 26,50 milioni €. Il PSG ha pagato solamente per Neymar 222 milioni €. L’efficienza del Bayern Monaco è impressionante.

 

 

Bayern Gen

Lealtà, riconoscimento nell’ambiente e competenze calcistiche sono fondamentali nella società bavarese. Perciò i dirigenti del Bayern sono quasi sempre stati degli ex giocatori.

Esempi di ex giocatori del Bayern che hanno continuato la loro carriera nella società bavarese sono Karl-Heinz Rummenigge e Sepp Maier. Anche oggi con l’ex portiere Oliver Kahn (CEO) e Hasan Salihamidzic (direttore sportivo) viene mantenuto il cosiddetto “Bayern Gen”.