Napoli, “motore” Anguissa

Il centrocampista impegnato ai campionati del mondo con la maglia del Camerun ha rinnovato il contratto prima di partire. Un giocatore ormai insostituibile

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Napoli, “motore” Anguissa. Arrivato a Napoli il 31/08/2021 in prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro dal Fulham. Dopo aver concluso la prima stagione in maglia azzurra con 30 presenze totali, il 26/05/2022 il presidente Aurelio De Laurentiis ne annuncia il riscatto con validità dal 01/07/2022. Le grandi prestazioni del centrocampista permettono a Luciano Spalletti di edificare la mediana intorno a lui. Spingendo per il rinnovo contrattuale, puntualmente arrivato in data 11/11/2022. Il giocatore si è legato al sodalizio partenopeo con un contratto fino al 30/07/2027. A conferma di un legame molto forte con la squadra, la società, i tifosi e la città. Il Napoli schiera un centrocampo con pochi eguali: Andrè Zambo Anguissa, Stanislav Lobotka e Piotr Zielinski.

Napoli, “motore” Anguissa: caratteristiche uniche nel panorama dei mediani

Il calciatore è nato a Yaoundé (Camerun) il 16/11/1995, è alto 1.84 cm per circa 80 kg di peso. Gioca principalmente davanti alla difesa, trovando la sua perfetta collocazione nel 4-2-3-1 accanto ad un regista. Abile nel recuperare palloni e dotato di una grande corsa e una buona tecnica individuale, in carriera ha ricoperto anche il ruolo di mezzala e quello di trequartista alle spalle degli attaccanti. In carriera ha indossato le maglie di Olympique Marsiglia, Fulham e Villarreal. Dal marzo 2017 fa parte della nazionale camerunese, di cui è uno dei leader. Il centrocampista fu cercato anche da Juventus e Inter, prima di accasarsi al Napoli. 

Napoli, “motore” Anguissa: la famiglia e il rapporto con i compagni di squadra

Una delle prime cose che hanno colpito di Anguissa sono i tatuaggi, sparsi per il corpo. Anche il look, tendente ad un’eleganza sportiva ne fa un personaggio apprezzato. Il calciatore vive a Posillipo, con la moglie e i due figli. È una persona molto tranquilla, esce poco, anzi pochissimo. Quasi impossibile vederlo in strada o al ristorante. Preferisce la quiete della casa, circondato dalla sua famiglia che sta imparando a conoscere Napoli e la lingua italiana. Parlano già inglese, francese e un pizzico di spagnolo, cosa che aiuta e non poco all’interno di uno spogliatoio che lo ha eletto a leader riconosciuto in breve tempo. La fede musulmana lo ha legato in modo particolare all’ex Kalidou Koulibaly.