Pericolo uova e spezie, i richiami e i marchi incriminati

Pericolo uova e spezie, scattano i richiami dai negozi, ecco i dettagli e i marchi incriminati, porre la massima attenzione

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Pericolo uova e spezie, i richiami e i marchi incriminati

Pericolo uova e spezie, i richiami e i marchi incriminati. Una nuova ed ennesima allerta alimentare e che, questa volta, fa riferimento a delle uova con salmonella e alcune spezie con allergeni. Il rischio è, ovviamente, sempre lo stesso: la salute dei consumatori. Come dicevamo prima, sotto i riflettori ci sono finite le uova prodotte in provincia di Ancona e la cannella. Attraverso questo approfondimento andremo a scoprire i lotti incriminati, i marchi e tutti i dettagli che ruotano attorno a questi prodotti sui quali si consiglia di porre la massima attenzione e di restituire presso i punti vendita ove i suddetti sono stati acquistati.

Pericolo uova e spezie, i richiami alimentari. i dettagli e i marchi incriminati

Come dianzi accennato, i primi prodotti finiti sotto la lente sono le uova a marchio Aurora S.R.L – Copav prodotte a Falconara Marittima, Ancona. Il motivo? La positività alla salmonella emerso dopo alcuni campioni ufficiali di feci di galline ovaiole (eseguiti recentemente).

Il provvedimento riguarda i lotti 22420634AVI (data di scadenza 14/11/2022), L22420650AVi/ 16.11.22, 22420655AVI/ 17.11.22, 22430669AVI/ 23.11.22, 22440674AVI/ 27.11.22. Alla clientela è chiesto “di non consumare il prodotto e di riportare la confezione” al punto vendita dove è stata acquistata.

L’altra segnalazione riguarda, invece, un Mix a base di cannella in polvere a marchio Ipafood prodotto a Frigento (Via Taverna Di Annibale 23 – 83040 Frigento AV) in confezioni da 10 grammi. Il motivo del richiamo dai negozi è la presenza di un allergene. I lotti richiamati sono il 21343 e 22157 con data di scadenza o termine minimo di conservazione 31/12/2024 e 30/06/2025. Anche in questo casa, chi dovesse aver già acquistato il prodotto è pregato di non consumarlo e riportarlo al punto vendita.

Fonte: Il Tempo