Nato: “Alleanza assassina”, l’urlo dei manifestanti

“Alleanza assassina, macchina di morte”, l’urlo dei manifestanti a Bologna che hanno bruciato cartoncini con bandiere della Nato

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Nato: “Alleanza assassina”, l’urlo dei manifestanti

Nato: “Alleanza assassina, macchina di morte”, tante voci all’unisono per la manifestazione a Bologna ove sarebbero stati bruciati dei cartoncini raffiguranti bandiere della Nato.

Sono stati davvero molteplici gli appellativi con i quali i manifestanti avrebbero descritto e illustrato la Nato, proprio oggi, 25 aprile festa della Liberazione, per dare un segnale in merito a quanto sta accadendo in Ucraina.

E, come di consuetudine, le rassegne di celebrazione relative alla giornata odierna sono state diverse in tutta Italia. Tra queste annoveriamo anche quella di Torino ove, durante la fiaccolata, sarebbe stato contestato un consigliere che esponeva la bandiera della Nato. Inoltre, al termine del corteo sono andate a fuoco anche quelle del Pd.

A Bologna contro la Nato: “Alleanza assassina”

Come riportato sul sito d’informazione “Il Fatto Quotidiano”, a Bologna numerosi manifestanti hanno creato un po’ di “tensione” nel corso del corteo di Bologna Antifascista. Nel video apparso sul medesimo sito dianzi menzionato, si vedono alcuni cartoncini raffiguranti le bandiere della Nato che prendono fuoco. Inoltre, i manifestanti avrebbero definito la stessa organizzazione in questo modo: “Alleanza assassina, senza più ragione di esistere, una macchina di morte, di stragismo, distruzione di popolazione, strutture e animali”.

Tensione anche a Torino

Sempre nel corso della giornata odierna e delle varie manifestazioni che si sono susseguite in tutta Italia, a Torino (come Bologna) è salita la tensione nel corso della fiaccolata per il 25 aprile.

Nello specifico, un consigliere comunale (dei Radicali) sarebbe stato contestato dopo aver esposto la bandiera della Nato assieme a un gruppo di attivisti, oltre a quelle dell’Europa e dell’Ucraina.

Un gesto che non è stato ben visto in quanto lo slogan è stato il seguente: “Fuori la Nato dal corteo”. Dal canto suo, il consigliere ha replicato in questo modo: “La Nato difende i valori occidentali ed europei ed è antifascista. Un corteo antifascista non può vietare le bandiere ucraine ed europee. I colori della Nato non sono una provocazione: a provocare è chi sta dalla parte di Putin dietro un finto neutralismo”.

Quella del consigliere sarà stata una semplice provocazione?

Intanto, al termine del corteo un altro gruppo di manifestanti appartenenti al Fronte della Gioventù Comunista ha dato fuoco alla bandiera del Pd.