Di Francesco non riesce a trovare il bandolo della matassa. Il Cagliari continua a perdere e a non raccogliere punti, ne in casa ne fuori. È in palese difficoltà, un’apnea che dura ormai da troppo tempo. La zona retrocessione è li a soli due punti, un’inezia. Anche a Firenze la squadra ha creato poco, e quel poco lo ha sprecato malamente. Ha preso il solito gol, a causa di una serie di errori in fase difensiva, davvero marchiani. I cambi, secondo l’opinione di molti tifosi, sono stati effettuati in ritardo, o comunque fuori tempo massimo. Insomma, sono emerse una serie di considerazioni, che hanno evidenziato il momento negativo della squadra.
Di Francesco, un uomo solo al comando
Ciò che però emerge in maniera sempre più evidente è la situazione del mister. Eusebio Di Francesco ha sempre più le parvenze dell’uomo solo al comando. A fine partita ad esempio, Diego Godin si è affrettato a ribadire la loro vicinanza al mister. Sembrerebbe però la classica frase di facciata, visto che in campo non pare che i calciatori giochino con il coltello tra i denti, in difesa del loro mister e delle sue idee di gioco. A proposito molti di chiedono, quali siano le queste ultime, perché nessuno pare averle mai viste.
Solitudine inquietante
Lascia basiti anche l’assordante silenzio della società. Un elemento fondamentale per infondere serenità ad un ambiente depresso dai risultati negativi. Noi vogliamo rivolgere una domanda ai tifosi. Qualcuno ha mai sentito il direttore sportivo o quello generale difendere l’operato del tecnico abruzzese? Di Francesco sembra essere il classico uomo solo al comando, in mezzo alla tempesta e senza nessuno che gli guardi le spalle. Adesso sarà importante comprendere se Di Francesco avrà ancora la fiducia della società, se riuscirà a risalire la china in tempi rapidi, o se finirà mestamente la sua corsa con un esonero. Il mercato in tal senso, potrebbe dare indicazioni importanti.