Juve, non basta stare zitti. Bisogna anche riflettere

Non basta stare zitti, ma occorrono anche profonde riflessioni per il prosieguo del campionato

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allegri

La Juve non va. Allegri out. Bisogna stare zitti. Sono le frasi che, come un leitmotiv, si ripetono ormai da settimane, entrando perfino in voga anche tra i tifosi più fedeli ai colori bianconeri. Già con l’arrivo di Cristiano Ronaldo nel 2018 si erano create speranze che, via via, si vanificavano con il tempo: una fra tutte quella della Coppa dalle Grandi Orecchie. Tre anni dopo, con il ritorno del portoghese al Manchester United, un ulteriore tracollo sul quale nessuno avrebbe scommesso (o quasi).

I segni del mercato 2022

La caldissima estate di mercato del 2022 avrebbe dovuto cambiare le sorti di una squadra che per anni ha mantenuto un progetto ben definito, studiato diligentemente da mister Conte e poi mantenuto per certi versi dai suoi successori in panchina: “avrebbe”. L’approdo di Di Maria e il tanto agognato ritorno di Pogba a Torino più che un colpo di mercato, si sono dimostrati una pillola amara difficile da digerire. L’argentino, da un parte, e il francese, dall’altra, non hanno ancora lasciato l’impronta di positività che tutti aspettavano: staff e tifosi, nessuno escluso. Lo dimostrano i continui stop causa espulsione del Fideo e gli infortuni che costringono il numero 10 bianconero a continui stop forzati rendendo la sua presenza in campo solo un miraggio.

Stare zitti e riflettere

Alla luce dei risultati collezionati nelle prime 7 giornate di campionato (2 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta, per un totale di 10 punti) e un ottavo posto che sta parecchio stretto, il club piemontese potrebbe approfittare della sosta per le Nazionali e ritagliarsi un ampio spazio di riflessioni che includano non solo la posizione di Allegri in panchina, messa in discussione già da mesi, ma anche un progetto societario che tende a decollare con tanta difficoltà. Cadere, riflettere sui propri limiti, limare i dettagli e rialzarsi più forti di prima. Il campionato è ancora lungo, ma per la Juve sembra essere arrivato il momento di fare le giuste valutazioni: in silenzio e armati di tanta forza di volontà.

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