Calendario F1, ecco le date. Si parte in Bahrain, ultima ad Abu Dhabi

Ufficializzate le date della prossima stagione di Formula 1. Covid permettendo…

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Prove di normalità anche in Formula 1 dopo la stranissima stagione dello scorso anno. Liberty Media ha infatti ufficializzato quello che dovrebbe essere il calendario della prossima stagione di F1. Ventitré appuntamenti in cui non mancano le sorprese. Torna infatti il Gran Premio di Imola, seconda gara il il 18 aprile dopo l’avvio in Bahrain il 28 marzo. Ed è proprio in Bahrain che i team effettueranno il test pre-stagionale in data 12-14 marzo. Grande attesa, ovviamente, per capire quanto potrà essere competitiva la Ferrari, protagonista di una delle stagioni più buie del Cavallino nello scorso anno.

Calendario F1. Le altre date

L’Australia sarebbe dovuta essere la gara inaugurale ma è stata spostata in coda, terzultima gara prima dell’ Arabia Saudita e della chiusura ad Abu Dhabi. GP di Monza previsto per il 12 settembre dopo Belgio e Olanda. Out al momento la Cina per ragioni sanitarie, il suo ingresso è però possibile in caso saltasse un’altra gara. Ancora da definire l’eventuale ingresso di Portimao il 2 maggio: il Portogallo non sta vivendo un buon momento con la pandemia del Coronavirus.

Tutte le date, come purtroppo è ovvio che sia, sono suscettibili di cambiamenti a causa dell’epidemia. Tutto il mondo della F1 si augura che la stagione fili il più liscio possibile.

Le parole di Domenicali

Il neo presidente ed amministratore delegato della F1 ha parlato a margine dell’annuncio dei calendari e si è detto soddisfatto dell’ingresso di Imola nel programma del mondiale. Soddisfazione ma anche consapevolezza di vivere un’altra stagione sul filo del rasoio: “La pandemia del Covid non ci sta ancora permettendo un ritorno alla normalità, ma abbiamo dimostrato nello scorso anno che possiamo correre in totale sicurezza“. Qualche parola anche sulla Cina, i piani alti della Formula 1 stanno discutendo sulla possibilità di inserirla a fine anno: “Stiamo lavorando con le autorità cinesi per trovare una soluzione per gareggiare nel 2021”.