Juventus, Andrea Pirlo è il nuovo allenatore

Dopo l’esonero di Sarri la Juventus ha ufficializzato l’arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina bianconera

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Importanti novità in casa bianconera, con la Juventus che ha già deciso il nome del sostituto di Maurizio Sarri. Poche ore dopo l’annuncio dell’esonero dell’ex allenatore del Napoli, infatti, è stato ufficializzato l’arrivo di Andrea Pirlo sulla panchina bianconera.

Pirlo nuovo allenatore della Juventus

Attraverso un comunicato pubblicato sul sito della Juventus è stato ufficializzato il nome del nuovo allenatore. “Sarà Andrea Pirlo il nuovo allenatore della Juventus. 41 anni, nato a Flero in provincia di Brescia, Andrea Pirlo ha una carriera leggendaria da calciatore che lo ha portato a vincere tutto, dalla Champions League al Campionato del Mondo nel 2006. Nei suoi quattro anni alla guida del centrocampo della Juventus, Pirlo ha vinto altrettanti scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe.

Oggi inizia un nuovo capitolo della sua carriera nel mondo del calcio. Come si era detto circa una settimana fa: da Maestro a Mister. Da oggi per il popolo juventino sarà IL Mister, poiché la società ha deciso di affidargli la guida tecnica della Prima Squadra, dopo averlo già selezionato per la Juventus Under 23. La scelta odierna si basa sulla convinzione che Pirlo abbia le carte in regola per guidare, fin dal suo esordio sulla panchina, una rosa esperta e di talento per inseguire nuovi successi.

Andrea Pirlo ha firmato oggi un contratto biennale fino al 30 giugno 2022″.

Le parole di Paratici

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, lo Chief Football Officer della Juventus, Fabio Paratici, ha commentato gli ultimi cambiamenti in casa Juventus, con Pirlo che ha preso il posto dell’esonerato Maurizio Sarri. A tal proposito ha dichiarato: “La decisione di Pirlo è stata naturale, una decisione juventina: nel senso che è un ragazzo che è stato qui, ha giocato con questa maglia, ed è sempre rimasto in contatto con noi. Inoltre, pensiamo che possa essere un predestinato anche da allenatore, oltre che da calciatore. Andrea, nella sua testa, ha l’intenzione di svolgere questo lavoro come ha fatto quello di calciatore, abbinando qualità e applicazione. Vuole proporre un gioco di un certo tipo, noi abbiamo seguito quello che ci ha detto ed è stato molto convincente nell’esposizione. Detto questo, le persone sono molto più importanti dei professionisti: i professionisti si possono formare, le persone no”.

In merito alla decisione della Juventus di esonerare Maurizio Sarri ha affermato: “Non c’è stato un episodio particolare che ci ha fatto prendere questa scelta. Le stagioni sono lunghe, ci sono tanti episodi sulle quali ci siamo basati per fare le giuste valutazioni. Quest’annata è stata lunghissima e complicata in tutti i sensi: nel finale di stagione siamo arrivati a questa conclusione, nonostante abbiamo vinto un altro scudetto”.

Per poi aggiungere: “Le considerazioni nascono durante tutta la stagione. La situazione di Allegri era differente: veniva da un percorso di cinque anni pieno di vittorie. Sarri, invece, ha concluso un percorso annuale, in cui ha vinto anche lui. Le nostre decisioni vanno al di là dell’aspetto sportivo. L’Europa, comunque, non è il nostro parametro per queste scelte”.