Biffi gol torna a parlare del Palermo

Biffi grande giocatore del Palermo parla della nuova società

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1986

Biffi gol giocatore del Palermo dal 1988 al 1998 durante un intervista a Mediagol.it parla della nuova società.

Biffi gol: “Perché è sfumato il mio possibile approdo nel nuovo Palermo targato Hera Hora? In questo particolare momento la società doveva fare delle scelte legate a un discorso di rinascita e di rilancio del club a livello generale“.

Puntare sulla personalità

Si è preferito puntare su personalità che probabilmente su ritenevano più opportune e idonee alle esigenze attuali, uomini come il direttore sportivo Castagnini e l’amministratore delegato Sagramola. Quest’ultimo era già stato a Palermo da dirigente e quindi sapeva già come funzionava il tutto sotto l’aspetto societario“.

Ambizione far parte un giorno di questa società

Io non ho perso ancora la speranza, la mia ambizione è di poter entrare, un giorno, a far parte della società che è stata per me la vita e alla quale ho dato tutto me stesso. La speranza c’è sempre, poi è normale che come posso sperare io ci sono anche tanti altri ex che ci credono“.

Mirri e Di di Piazza

Il perché non sia stato direttamente contattato dalla nuova società non lo so. Io ho avuto la fortuna di conoscere Mirri quand’era ragazzo perché frequentavo Ferruccio Barbera che faceva parte della società, quindi ho avuto anche modo di conoscere ed incontrare l’attuale patron rosanero insieme a Di Piazza . A parte un discorso più che altro augurale all’inizio del suo mandato, è normale che non ho avuto nessun contatto specifico ma loro sanno che la mia è una porta aperta. Un ipotetico futuro mio avvento in rosanero potrebbe essere utile, più che altro, per far capire a chi fa parte della società ed ai giovani calciatori cosa voglia dire realmente indossare la maglia del Palermo“.

Palermo sempre nel cuore

Non voglio fare un discorso di retorica ma tutti conoscono il mio passato calcistico ed umano a Palermo, parliamo di un passato che mi ha forgiato e permesso di crescere come uomo a prescindere dai risultati ottenuti sul campo. In pochi possono capire cosa significhi portare addosso quei colori, ci sono stati tanti ragazzi anche molto più capaci di me sul piano squisitamente tecnico che sono durati il tempo di una stagione o due, questo credo sia un aspetto piuttosto eloquente “.