Haaland criticato dopo la disfatta Champions, che gli succede?

Haaland, sempre a secco nelle sfide che contano, ma perché?

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Haaland

Haaland, le critiche fioccano dopo la disfatta del suo Manchester City in semifinale di Champions League.

Il Real Madrid di Ancelotti è passato ai calci di rigore, dopo che la partita era finita sul punteggio di 1-1.

Haaland non ha neanche tirato il suo rigore, perché la gara si è chjiusa prima, a causa degli errori dal dischetto dei suoi compagni.

Il norvegese quando conta non c’è (quasi) mai

L’unico sprazzo del centravanti norvegese è stata una traversa al minuto numero diciannove. Per il resto della gara, Rudiger e Nacho non gli hanno fatto toccare palla.

Ma ha senso criticare un giocatore che è attualmente capocannoniere del campionato più importante del mondo? Analizziamo insieme le statistiche.

Se è vero che Erling Haaland sia capocannoniere della Premier League con 26 gol in 20 partite, è altrettanto vero che il suo 2024 sia stato fin’ora a dir poco sotto tono.

dal 10 marzo in poi ha giocato 9 partite, segnando due gol di cui uno su rigore. Mentre con il City nel 2024 ha fin’ora giocato 17 partite segnando 12 gol.

Dei 12 gol, però, ben cinque sono arrivati tutti in una sola partita, il quarto di finale di FA Cup in casa del Luton.

Come ha affermato anche Guardiola “Erling è andato avanti a lungo segnando due-tre gol a partita e adesso la gente si lamenta se ne segna solo uno”. 

Di certo i numeri dicono che nell’ultimo periodo c’è qualche cosa che non va. Ma di altrettanto certo c’è anche che questi periodi di magra sono sempre capitati a tutti i centravanti più forti del mondo.

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