Filippo Ganna si conferma campione del mondo a cronometro

Il piemontese vince la prova davanti a Wout Van Aert

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Filippo Ganna corona la sua strepitosa estate con il bis a cronometro nel corso del Campionato Mondiale di ciclismo in svolgimento nelle Fiandre. Il piemontese ha battuto nel finale il belga Wout Van Aert, precedendolo sul traguardo di cinque secondi. i quali hanno ribaltato i sette che il corridore di casa aveva accumulato al primo rilevamento intermedio.
Per Ganna si tratta del secondo successo consecutivo ai mondiali, nella gara contro il tempo. E probabilmente neanche l’ultima, considerata la forza dimostrata anche in questo frangente.

Un lungo testa a testa

Tra Ganna e Van Aert si è trattato di un lungo testa a testa sui 43,3 chilometri del tracciato. Di fronte al quale i rivali si sono presto dovuti accontentare di lottare per il gradino più basso del podio. Per il quale l’ha infine spuntata Remco Evenepoel, davanti al danese Kasper Asgreen (a soli due secondi dal belga e a 46 da Ganna) e allo svizzero Stefan Kung, terminato a 1’07.
Già alla seconda rilevazione intermedia, però, l’impressione di un Ganna destinato al trionfo era abbastanza palpabile. Erano infatti appena quattro i decimi rimasti a Van Aert, con ancora dieci chilometri da percorrere. Nel corso dei quali l’azzurro ha letteralmente innestato il turbo, riuscendo infine a coronare l’inseguimento.

La strepitosa estate di Filippo Ganna

Per l’alfiere della Ineos Grenadiers il bis iridato corona una estate praticamente perfetta. Nel corso della quale Ganna ha condotto il quartetto dell’inseguimento alla medaglia d’oro olimpica. E in cui ha saputo reagire anche ai passi falsi, come quelli rappresentati dal quinto posto nella cronometro dei giochi e dal secondo alle spalle di Kung in quella degli Europei disputati la passata settimana a Trento.
La sua vittoria assume poi maggior valore alla luce del vero e proprio tifo da stadio che il pubblico di casa ha riservato a Van Aert. Il quale, però, si è dovuto ancora una volta piegare allo strapotere del piemontese, come già accaduto un anno fa a Imola.