Olimpiadi, spiraglio per gli sport virtuali. Di Lorenzo: “Opportunità per i ragazzi”

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eSports, Tokio o Parigi?

Gli sport virtuali alle Olimpiadi. Non più un’utopia. Sì, perché il pianeta eSports (meglio noti come giochi elettronici competitivi) continua a mostrare numeri importanti. Trend e performance destinati a gonfiarsi in  maniera esponenziale, anche in termini di partnership e sponsorship. Dopo l’inclusione ai Giochi Asiatici del 2018, gli sport virtuali (eSports) si preparano a vivere da imperatore le prossime Olimpiadi. Tokio 2021 o Parigi 2024? E’ questo l’interrogativo. Gli esperti di questo “nuovo” mercato sembrano aver superato i vari gradi di criticità, anche per via del livello di competizione molto alto che si è raggiunto nell’era della rivoluzione digitale. Si continua a riflettere attentamente sulla situazione attuale e futura degli eSports, cercando di assumere una posizione definitiva per spingere finalmente il fenomeno eSports verso il riconoscimento ufficiale da parte del Comitato Olimpico.  Anche Rai Sport ha dedicato spazio a questa nuova disciplina virtuale, ospitando in studio Daniele Di Lorenzo (vice-presidente del Comitato per gli esperti del Coni) ed altri presigiosi ospiti.

Quando il Cio ovvero il Comitato olimpico internazionale ha aperto la possibilità di aprire agli sport virtuali il Coni ha deciso di provare a regolamentare un panorama  che sembrava un po’ confuso – così Di Lorenzo – E’ sorto un comitato promotore che ha dato vita a una sinergia per dare un’immagine degli sport virtuali che fosse diversa dal giocatore di videogames isolato dal mondo. Per niente affatto, si tratta a tutti gli effetti di un’alternativa concreta per i giovani. Abbiamo stabilito di iniziare a discutere con la Cei per l’utilizzo degli sport virtuali negli oratori ad esempio”. Anche Fiona May, una delle campionesse più importanti del nostro paese, si è schierata a favore degli eSports. “Il futuro può essere degli eSports”, ha rivelato.