Ospedale del Mare esplosione, ospedale evacuato: cosa sta succedendo

L’esplosione è avvenuta intorno alle 6.30 del mattino, la voragine è profonda circa 20 metri e larga una cinquantina di metri, per circa 2mila metri quadrati.

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Ospedale del Mare esplosione

Ospedale del Mare esplosione. Panico all’Ospedale del Mare di Napoli dove un esplosione avvenuta alle prime luci dell’alba ha provocato un enorme voragine nel parcheggio antistante il nosocomio inghiottendo anche alcune auto. Evacuato per precauzione il covid center dove erano ricoverati 6 pazienti.

L’esplosione è avvenuta intorno alle 6.30 del mattino. La voragine è profonda circa 20 metri e larga una cinquantina di metri, per circa 2mila metri quadrati.

I testimoni parlano di un boato e del successivo cedimento della strada. Non risultano feriti, le vetture erano parcheggiate e non c’erano persone all’interno. In mattinata è arrivato sul posto il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha incontrato il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva per fare il punto della situazione.

Ospedale del Mare esplosione: escluso l’atto doloso

In un primo momento si era ipotizzato l’atto doloso. I successivi accertamenti, però, effettuati dai Vigili del Fuoco, subito intervenuti sul posto, hanno escluso questa teoria e l’ipotesi di una esplosione avvenuta a livello della strada: si sarebbe trattato di un problema alle conduttore dell’ossigeno, poste nel sottosuolo.

Non è ancora chiaro se il cedimento abbia causato danni alle condutture o se sia stato il contrario. È presumibile che sarà aperta una inchiesta della magistratura. Ancora da valutare l’impatto complessivo che il fatto avrà sull’operatività di uno dei principali presidi ospedalieri di Napoli, i cui posti letto sono ovviamente fondamentali in periodo di pandemia.

Ospedale del Mare: oggi è covid center

L’Ospedale del mare è il nosocomio più recente della città partenopea. I lavori sono cominciati nel 2006 e sono terminati nel 2015. Un anno dopo, l’inaugurazione con l’apertura dei primi tre reparti. È pienamente operativo dalla fine del 2018. Con l’avvio della pandemia è stato convertito in Covid Hospital e residenza dedicata ad anziani e persone positive ma asintomatiche non possono osservare la quarantena nella propria abitazione.