Roma, assalto del Portogallo a Mourinho

La federazione lusitana vuole convincere l’allenatore giallorosso a guidare la nazionale. Doppio incarico in vista ?

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Mourinho nuovo allenatore della Roma

Roma, assalto del Portogallo a Mourinho. Dopo la cocente eliminazione ai quarti del mondiale ad opera del Marocco, il ct Fernando Santos è stato mandato via. I dirigenti federali sono a caccia del sostituto e il primo nome sulla lista è quello di Josè Mourinho. In patria tutti vogliono l’ex allenatore del miracolo Porto e del Triplete interista sulla panchina. Il vate di Setubal è onorato dalle voglie federali, ma sta valutando la fattibilità del doppio incarico. Guidare Roma e nazionale portoghese richiede un dispendio energetico importante e la questione va valutata con attenzione. L’altro candidato è un altro ex romanista: Paulo Fonseca. L’ipotesi di un commissario tecnico straniero non è contemplata.

Roma, assalto del Portogallo a Mourinho: problema ingaggio ?

L’approdo dello Special One sulla panchina portoghese è scritta nel destino. Prima o poi guiderà la nazionale lusitana. Lo stesso allenatore in passato ha ammiccato al ruolo di commissario tecnico. Il tecnico è a libro paga della Roma, lautamente remunerato. Sa benissimo che i vertici federali non potrebbero corrispondergli uno stipendio importante. Chiederà quattro anni di contratto, per programmare un ciclo vincente Europeo-Mondiale. La figura del potente agente Jorge Mendes avrà un ruolo fondamentale, essendo bene introdotto nelle stanze dei bottoni in federazione. Oltre ad avere buoni rapporti con il management della Roma.

Roma, assalto del Portogallo a Mourinho: la posizione della famiglia FriedkinL

La posizione del club giallorosso in questo è netta. Primo punto: ritiene non praticabile in nessun modo di condividere il proprio allenatore, lautamente pagato (più di 7 milioni netti) con qualsiasi altro tipo di soggetto. Secondo punto: se mai durante il periodo in cui Josè Mourinho è sotto contratto si avvicinasse qualche soggetto, il club giallorosso per “liberarlo” vorrebbe farsi pagare, come d’altronde adesso si sta facendo in diverse Paesi, nonostante non abbia una clausola di rescissione. Insomma, porta chiusa. Con gentilezza, ma chiusa, anche perché nessuno della federazione si è rivolto mai alla società, almeno fino ad adesso.