Indy 500 è di Sato, male Alonso

Indy 500 vinta da Sato. Male invece per Alonso che ha dovuto fare i conti con diversi problemi tecnici

Tempo di lettura: 3 Minuti
1324

Sato ha vinto la Indy 500. Alonso, invece, si è dovuto accontentare del 21esimo posto dopo aver dovuto fare i conti con alcuni problemi tecnici. Per la seconda volta in carriera il pilota giapponese si aggiudica la leggendaria 500 miglia di Indianapolis.

Indy 500 vinta da Sato

Risultato storico quello del giapponese Takuma Sato che per la seconda volta in carriera ha vinto la Indy 500. Una grande soddisfazione per il veterano che è il settimo pilota non statunitense a riuscire ad imporsi più di una volta. Se tutto questo non bastasse Sato è riuscito a vincere vestendo i colori di un team differente rispetto a quello che lo aveva portato a vincere nel 2017. Allora, infatti, Sato guidava per il team Andretti; questa volta per la Rahal Letterman Lanigan Racing, squadra per la quale il pilote corre dal 2018 ma nella quale aveva già militato nel corso della stagione 2012.

Sato, il ricordo di otto anni fa

Proprio con il team Rahal-Letterman Sato aveva vissuto un’amara delusione sulla Brickyard otto anni fa. Dopo una gara straordinaria, condotta per 31 giri, il pilota giapponese finì a muro in curva-1 all’ultima tornata di gara, mentre si stava contendendo la vittoria con Dario Franchitti, che ottenne in quell’occasione il suo terzo ed ultimo successo in carriera. Un ricordo ancora impresso nella mente di Sato, con lo stesso che dopo la gara ha rivelato: “C’è qualcosa nella tua mente che fa ancora riferimento a quello e devi come aggiustare la situazione. Avevo fatto un casino. Volevo solo restituire al team quello che avevano e quello che hanno provato in quel particolare momento. Li avevo delusi“.

Per poi aggiungere: “Volevo solo rimediare. Ci sono voluti otto anni, ma volevo semplicemente mostrare gratitudine per l’impegno dei proprietari del team. So che volevano tanto che Graham vincesse. Sono contento che la squadra abbia fatto primo e terzo e mi dispiace per Graham di aver vinto io. Ma sento di aver completato una missione a cui tenevo davvero, dopo aver aspettato otto anni per ripagare i proprietari del team”.

Alonso, problemi tecnici

Alonso non è riuscito ad andare oltre la ventunesima posizione nella 500 Miglia di Indianapolis, con il pilota che ha dovuto fare i conti con numerosi problemi tecnici. Analizzando il match nel post gara l’ex pilota Ferrari ha dichiarato: “Ad essere sinceri non abbiamo avuto nemmeno un giro in cui sorridere. La gara è stata zeppa di imprevisti per noi. Fin dall’inizio ho dovuto fare i conti con problemi di bilanciamento della vettura, avevo tantissimo sovrasterzo. Durante i pit-stop abbiamo poco a poco affrontato il problema riducendo l’incidenza dell’alettone anteriore e cambiando anche qualcosa per quanto concerne le gomme. Dopo queste modifiche la macchina è decisamente migliorata e dopo 110 giri ero in 15esima posizione, che era dove volevamo essere a quel punto della Indy 500. Dopo aver speso metà gara per risalire dalla 26esima alla 15esima posizione abbiamo avuto un problema alla frizione irrisolvibile. Abbiamo finito la gara senza la frizione, con la partenza a spinta manuale dopo ogni pit-stop inserendo la marcia, una tecnica molto vecchia scuola. Sono stato doppiato a causa di questo problema, poi, però, prima della bandiera a scacchi sono riuscito a recuperare il giro”.

Per poi aggiungere: “Sono molto contento di aver concluso la corsa, mi metto in tasca questa esperienza con grande soddisfazione. Purtroppo sono finito fuori dai giochi per la vittoria molto presto, ma il team è stato fantastico, la strategia e le soste ai box sono state sempre perfette. Abbiamo cercato di correre al meglio delle nostre possibilità, ma la fortuna non è stato con noi. Sono fiero del lavoro svolto da tutti nelle ultime settimane. Complimenti a Takuma Sato per la vittoria“.