Tour de France 2022, partita la corsa gialla

Sono state disputate tre tappe, Pogacar e Van Aert fra i favoriti

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Tour de France 2022, partita la corsa gialla. La storica corsa francese, denominata Grand Boucle ha preso il via in Danimarca. Sono state disputate già tre frazioni. Il promo luglio, ha aperto le danze la cronometro di Copenaghen, vinta da Yves Lampaert, uno che non è considerato uno specialista. Il ciclista della Quick-Step Alpha Vinyl Team, si è messo alle spalle nell’ordine: Van Aert, Pogacar, Ganna e Van der Poel. Tutti favoriti per la vittoria nella crono, indossando la prima maglia gialla. Bene anche Mollema (Trek-Segafredo) e Roglic   (Jumbo-Visma). Fantastica la presenza del pubblico lungo la strada, a dimostrazione di quanto sia sentita a tutte le latitudini la storica corsa “gialla”. La seconda tappa adatta per velocisti è stata vinta da Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team), mentre la maglia gialla è finita sulle spalle di Van Aert (Jumbo-Visma). Invece, la terza e ultima tappa in terra danese ha visto la vittoria di Groenewegen (Bikeexchange-Jayco), davanti a Van Aert (Jumbo-Visma) e Philipsen (Alpecin-Deceuninck). Dopo il giorno di riposo osservato nella giornata di ieri, la corsa riparte oggi in terra francese.

Tour de France 2022, partita la corsa gialla. I favoriti per la vittoria finale

Molti corridori competitivi in gara e favoriti per la vittoria finale. Molto agguerrito Tadej Pogacar, vero cannibale a due ruote: è il grande favorito, se non altro perché ha già vinto più volte il Tour de France e di fatto appare imbattibile. Va forte a cronometro, va fortissimo in salita, non ha punti deboli e l’unico momento difficile lo ha vissuto sul Ventoux un anno fa quando attaccò Vingegaard. Basti pensare che nel 2021 ha vinto con 5 minuti di vantaggio. Lo sloveno Primoz Roglic è pronto a battagliare: uno dei pochi in grado di rivaleggiare. Pure lui, come il connazionale, va forte sia a cronometro che in salita, ma gli è sempre mancato un centesimo per fare l’euro al Tour de France. L’età avanza, va per i 33 anni, ma può giocare di esperienza e di tattica sfruttando una squadra, forse, più forte. Jonas Vingegaard è il nome nuovo delle corse a tappe dopo il Tour 2021 chiuso al secondo posto. Classe 1996 ha l’entusiasmo e le qualità giuste in salita per sparigliare le carte. La Jumbo-Visma può usare lui per una tattica più spregiudicata, con Roglic magari a controllare Pogacar. Da seguire Jakob Fulgslang, un vecchio volpone della carovana. Ha cambiato squadra passando alla Israel dove avrà un ruolo importante vista la mancanza di condizione di Chris Froome. Non è mai riuscito a vincere un grande giro e difficilmente ce la farà stavolta, ma potrà dare spettacolo in qualche tappa e sperare in una top ten nella generale. Da non sottovalutare il funambolo belga Mathieu Van der Poel, reduce dal Giro d’Italia, dove ha dato spettacolo.

Tour de France 2022, partita la corsa gialla. Gli italiani in corsa

I ciclisti iscritti, si troveranno a dover fronteggiare un percorso impegnativo, 21 tappe, per un totale di 3.321 chilometri. Le frazioni di montagna sono 6 (5 gli arrivi in salita: a SuperPlanche des Belles Filles, Col du Granon, Alpe d’Huez, Peyragudes e Lourdes Hautacam nei Pirenei), 6 le tappe per velocisti e 7 quelle adatte alle fughe da lontano. Al Tour de France 2022 partecipano 176 corridori, otto per ognuna delle 22 squadre. Tra questi ci sono 15 corridori italiani che si impegneranno al massimo: Filippo Ganna (Ineos Grenadier), Damiano Caruso (Bahrain- Victorius), Giulio Ciccone (Trek Segafredo), Alberto Dainese (Team Dsm), Gianni Moscon (Astana Team), Alberto Bettiol (EF), Mattia Cattaneo (Quick Step), Andrea Bagioli (Quick Step). Saranno gregari dei loro capitani: Andrea Pasqualon (Intermarchè Wanty Gobert), Fabio Felline (Astana), Simone Velasco (Astana), Daniel Oss (Totalenergies), Luca Mozzato (B&B Hotels), Kristian Sbaragli (Alpecin).

 

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