Milan e fondo PIF, cosa sta succedendo

In procura risulta che il fondo PIF fosse pronto a prelevare il 41.7% delle quote del Milan tramite il riacquisto dell’ 80% del Finanziamento da 560 milioni

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In procura risulta che il fondo PIF fosse pronto a prelevare il 41.7% delle quote del Milan tramite il riacquisto dell’ 80% del Finanziamento da 560 milioni

 

La Procura di Milano vuole capire se il “mediatore” di RedBird, che tratta col fondo PIF per l’eventuale ingresso in società, è legato anche a Elliott.

 

Secondo la Procura di Milano, Elliott, mantenendo il controllo del Milan, guadagnerebbe dall’ingresso di nuovi investitori;

 

Furlani, uno degli indagati, già prima di entrare nel Milan era legato a Elliott;

 

Qualcuno dall’esterno doveva essere per forza a conoscenza di qualche documento e ha sibilato alla Procura.

 

Il fondo PIF è entrato come potenziale nome nelle presentazioni che RedBird ha portato ai vari fondi che potessero essere interessati a investire sul club o sullo stadio.

 

Era un’ipotesi, ma sono stati subito depennati perché non interessati.

 

PIF aveva due dossier, uno sul Milan e uno sulla Roma ma non hanno mai voluto entrare nel calcio italiano.

 

Quindi la cosa certa è che tra Milan e PIF non c’è mai stata trattativa.

 

 

La Procura indaga su un intermediario che si sarebbe presentato a nome di Elliott e non di RedBird. Siamo nel campo delle supposizioni perché non si sa ancora quale sia il documento incriminato.

 

Non c’è né la volontà di Cardinale di far entrare qualcuno nel Milan né quella di PIF di investire in un club, peraltro con una quota di minoranza.