Joe Colombo, il designer che aveva anticipato il futuro

L’architetto e designer entrato nella leggenda. La storia di un uomo innamorato della pittura, dell’arte e della storia

Tempo di lettura: 3 Minuti
641

Joe Colombo, il designer che aveva anticipato il futuro. Nato il 30/07/1930, era il secondogenito di una famiglia benestante di Milano. Aveva due fratelli; suo padre Giuseppe era un imprenditore che ereditò un’azienda di nastri e la trasformò in una manifattura di conduttori elettrici. Arrivò al design relativamente tardi. La sua formazione, tra il 1949 e il 1955, si era infatti concentrata tra la pittura e la scultura d’avanguardia.

Si diplomò alla Accademia di belle arti di Brera. Nel 1953  entrò nel mondo del design creando un soffitto decorativo per il Jazz Club “Santa Tecla” di Milano, e l’anno dopo curò il suo primo allestimento: le “Edicole Televisive”, una serie di stalli espositivi per televisori, esposti alla X Triennale di Milano. Fortemente ispirato da queste esperienze, si iscrisse al Politecnico di Milano alla facoltà di architettura, che abbandonò nel 1955.

Quando suo padre si ammalò nel 1958, decise di abbandonare la pittura e insieme a suo fratello Gianni iniziò ad occuparsi dell’azienda di famiglia, usando la fabbrica come spazio sperimentale per le ultime tecniche di produzione e i nuovi materiali, tra cui la fibra in vetro, il PVC, e il polietilene.

Nel 1959 sposò Elda Baiocchi; nello stesso anno il padre morì. Nel 1961 l’azienda venne venduta e tornò all’architettura, progettando gli interni dell’Albergo Stelvio, poi l’Hotel Pontinental (1962) nel Golfo dell’Asinara.

Nel 1964 aprì uno studio di design a Milano, dove si dedicò a commissioni architettoniche, tra cui numerosi rifugi sciistici e hotel in montagna e al design di prodotti. I suoi design erano caratterizzati da forme otticamente audaci e rotonde, ed era un sostenitore dell’utilizzo di tecnologie moderne per creare nuove soluzioni di design. Proprio nel 1964 progettò gli arredi per l’Hotel Pontinental, opera che viene insignita del premio IN/ARCH 1964.

Joe Colombo, il designer che aveva anticipato il futuro: lo stile

Realizzò progetti e disegni che spaziano dall’interior design(arredamenti, allestimenti) e all’architettura degli interni, arrivando sino al Disegno industriale. In quest’ultimo campo i suoi progetti includono oggetti asistemici (ciò non appartenenti a serie integrate) apparecchi elettrici, oggetti sistematici (ovvero appartenenti a serie integrate ed espandibili) e anche monoblocco funzionali, elementi che includono diverse prestazioni assemblate utilitarie.

Buona parte delle idee e dei progetti è rimasta sulla carta o in forma di prototipo, ma ha permesso a Joe Colombo di sviluppare un’idea di design (inteso come disegno) come momento generativo, la cui prima concretizzazione inizia nell’arredamento e nella progettazione del particolare e si evolve fino a negarlo, ricercando l’open space e l’assenza di ogni dettaglio peculiare.

La produzione dell’artista è riconosciuta dal mondo del design come visionaria e innovatrice, capace di prevedere e anticipare alcuni dei futuri traguardi del design e della tecnologia, anche grazie all’ideazione di sistemi modulari e complessi, vere e proprie “macchine Abitative”, in grado di porsi come concezioni dell’ambiente abitativo nuove, dinamiche e flessibili, futuribili, anti nostalgiche, globali e “intelligenti”.

L’obiettivo ultimo del design di Joe Colombo era quello applicare la modularità, negando lo spazio chiuso, e predisponendosi più ad un’evoluzione delle funzioni dell’uomo che dell’arredo immobile in sé.

Joe Colombo, il designer che aveva anticipato il futuro. L’addio 25 anni fa, premi e riconoscimenti

Joe Colombo morì improvvisamente il giorno del suo quarantunesimo genetliaco, il 30 luglio 1971 colto da un arresto cardiaco. La fine di un mito, il cui ricordo è sempre rimasto fulgido. Un uomo che in 20 anni di carriera ha rivoluzionato il mondo del design con le sue visioni futuristiche. Andiamo a vedere premi e riconoscimenti:

1963 – Medaglia d’Oro alla Triennale di Milano con la lampada da tavolo Acrilica, Oluce (collezione permanente del Museo d’Arte Moderna di Filadelfia)
1964 – Medaglia d’Oro alla XIII Triennale di Milano – Sistema programmabile per abitare.
1967 – Premio Compasso d’Oro per la lampada Spider, Oluce.
1968 – Design International Award a Chicago.
1970 – Premio Compasso d’Oro per un Condizionatore d’aria, CANDY.
1971 – Primo premio SMAU di Milano per Boby, B-Line.
1972 – Unità arredativa globale alla mostra Italy: The New Domestic Landscape
(MOMA di New York).
1984 – Retrospettiva al Musée d’Art Moderne di Villeneuve-d’Ascq.
2005 – Retrospettiva JOE COLOMBO Inventig the future, Triennale di Milano.