Come cambierà il campionato dopo il Mondiale?

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Come cambierà il campionato
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Il turno infrasettimanale dal 3 al 5 gennaio può prevedere delle sorprese molto interessanti. Questo perché, comunque, mai come in questa stagione si sono giocati due campionati in uno. Il primo è finito il 13 novembre mentre il secondo, comincerà, appunto, a inizio gennaio.

La situazione potrebbe confermarsi ma anche totalmente capovolgersi. Ecco, comunque, quale potrebbe essere lo scenario nelle tre zone ‘calde’ di classifica.

La situazione riguardante lo Scudetto

Alzi la mano chi a inizio anno avesse pronosticato con convinzione un Napoli vincente dello Scudetto. Certo, il campionato è ancora lungo ma gli uomini di Spalletti stanno davvero sorprendendo tutti. Le quote, rispetto all’estate, si sono drasticamente abbassate e anche i più esperti – clicca quì per conoscerne uno – non pensavano certamente che Osimhen e compagni potessero fare questo campionato.

Non è però, certamente, ‘colpa’ dei bookmakers ma, anzi, è semplicemente il fatto che gli azzurri sono in overperforming, utilizzando un termine inglese.

Gli azzurri hanno anche il vantaggio di avere pochi giocatori al Mondiale, a dispetto di Milan e Inter. E, se vogliamo, anche della Juventus. Da un lato può essere un vantaggio – i calciatori si riposano per diverse settimane – ma anche uno svantaggio poiché perderebbero il ritmo partita e anche l’adrenalina che li accompagna per andare in campo.

La situazione in zona Europa

In zona Europa, la situazione più estrema c’è l’ha il Torino che dovrebbe mandare ben 7 giocatori ai Mondiali -Linetty (Polonia), Seck (Senegal), Ricardo Rodriguez (Svizzera), Milinkovic Savic (Serbia), Lukic (Serbia), Radonjic (Serbia), Vlasic (Croazia) – così come la Fiorentina – Amrabat (Marocco), Zurkowski (Polonia), Martinez Quarta (Argentina), Nicolas Gonzalez (Argentina), Milenkovic (Serbia), Terzic (Serbia), Jovic (Serbia).

La Roma solo 5, come il Napoli. Ciò significa che Udinese, Atalanta, Lazio e Sassuolo hanno tutto il tempo per provare gli schemi e delle soluzioni che nella prima parte non hanno funzionato. Ovviamente, anche in questo caso c’è il rischio che o si perde il ritmo gara oppure il riposo può far mantenere elevate le prestazioni.

La situazione in zona retrocessione

Curioso è il caso del Verona. Dopo l’eccellente stagione scorsa, la squadra veneta naviga nei bassifondi della classifica ma riesce a portare al Mondiale ben 4 giocatori – Hrustic (Australia), Hongla (Camerun), Ilic (Serbia), Lazovic (Serbia) -, uno solo in meno di Napoli e Roma. I salernitani che vanno in Qatar, invece, sono tre: Bronn (Tunisia), Piatek (Polonia) e Dia (Senegal).

Il Monza, invece, non dovrebbe portare nessun calciatore ai Mondiali. La squadra di Berlusconi e Galliani, dopo un brutto inizio, ha cambiato l’allenatore e ha promosso Raffaele Palladino in prima squadra. Scelta, per il momento, azzeccata considerando che fino a che la rosa era in mano a Stroppa la situazione risultava essere deficitaria. Con l’ex giocatore di Juventus e Genoa, invece, i lombardi sono, per il momento, in lotta serrata e mantengono vive le speranze di salvezza.

Al di là di come finirà, però, lo stop del Mondiale può pregiudicare il cammino fatto fino a ora. E questo vale per tutti.



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