La Juventus porta in salvo 80 profughi ucraini in Italia

La Juventus ha messo in salvo 80 profughi ucraini accompagnandoli in Italia, la notizia è stata diffusa sul sito ufficiale della società

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La Juventus porta in salvo 80 profughi ucraini in Italia

La Juventus ha deciso di portare in salvo ben 80 profughi ucraini accompagnandoli in Italia.

Dopo la vittoria, giunge un’altra bella notizia che allieta non solo i tifosi bianconeri, ma anche tutto il popolo italiano. Ecco il comunicato apparso sul sito ufficiale della società relativo all’emergenza umanitaria.

Le immagini di una guerra nel cuore del nostro continente hanno colpito le donne e gli uomini della Juventus e hanno suscitato una mobilitazione che ha toccato tutti. Non si poteva osservare senza agire. Non si poteva commentare senza tentare in ogni modo di mettere in piedi un’operazione. La guerra in Ucraina, giorno dopo giorno sta generando dolore e morte, ma soprattutto sta distruggendo la vita quotidiana di milioni di persone, costrette a rifugiarsi fuori dal loro Paese”.

Il comunicato della Juventus e la salvezza dei profughi ucraini

La Juventus nella giornata odierna – si legge – non è solamente scesa in campo a Genova: ci sono momenti in cui bisogna dimostrare di essere vicini a chi soffre con atti concreti.

La Juventus ha deciso di farlo, ed è scesa in campo con tutte le sue forze, e con il grande aiuto di tutti i dipendenti. Il Club sta accompagnando in Italia 80 persone. Si tratta in stragrande maggioranza di bimbe, bimbi e ragazzi, fra i 6 e i 14 anni, insieme ad alcune mamme. Una parte di queste persone – viene specificato nella nota – è stata recuperata in seguito a una richiesta di aiuto della Federazione Calcio ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle scuole calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai bombardamenti”.

La Juventus e i profughi, il viaggio e la macchina degli aiuti

Negli ultimi 8 giorni – prosegue il comunicato – per rendere più utile il viaggio, si è accesa la macchina degli aiuti: è partita una raccolta che ha coinvolto tutte le donne e gli uomini della Juventus, nonché alcune scuole della città, per portare in loco generi di prima necessità, vestiti e medicinali.

Poi la partenza. Una piccola carovana si è mossa venerdì dalla Continassa, in direzione Ungheria, per affrontare il viaggio con destinazione Zahony. Le operazioni in loco sono state facilitate dall’aiuto del Console Generale ungherese, Jenō Csiszár.

Durante il viaggio l’equipaggio di Juventus sta notando sulla strada una forte presenza di automobili e mezzi con targa italiana, a riprova del grande moto di solidarietà che ha investito il nostro Paese.

In queste ore è in corso la parte ancora più importante: il rientro con le bimbe, i bimbi, i ragazzi e le mamme, che saranno ospitate in provincia di Cuneo, a La Morra, nell’Hotel Santa Maria, messo a disposizione dalla Regione Piemonte e dalla Protezione Civile, che si sono immediatamente attivate nel supportare questo progetto. 

Questa spedizione – conclude – ha per tutta la Società un grande significato: siamo tutti a fianco di chi sta soffrendo a causa della guerra, nella speranza che presto torni la pace”.