Juventus, il bilancio 2020-21 si chiude con 210 milioni di euro di perdite

L’anno passato erano “soltanto” 90

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La Juventus ha reso noto il bilancio 2020-21, che si chiude con una perdita record, pari a 210 milioni di euro, in fortissima crescita rispetto ai 90 persi nella sessione precedente.
Se, come per tutte le squadre calcistiche di ogni parte del mondo, il Covid ha inciso in maniera devastante, a far precipitare i conti è stata anche la svalutazione di Cristiano Ronaldo. Per effetto di questa perdita, ora l’indebitamento finanziario netto si è attestato a quota 389 milioni di euro.

I conti nel dettaglio

La perdita consolidata collezionata dalla Juventus nell’esercizio 2020-2021 è pari a 209,9 milioni di euro, contro gli 89,7 milioni dell’esercizio precedente. Il risultato è dovuto ad un calo dei ricavi attestatosi a quota 92,7 milioni, i quali sono il risultato non solo degli effetti provocati direttamente dalla pandemia che ha costretto a tenere chiuso lo Stadium, ma anche a minori proventi derivanti dalla gestione diritti da calciatori.
Occorre registrare poi l’incremento dei costi operativi di 35,2 milioni, a fronte di un patrimonio netto del Gruppo di 28,4 milioni. L’indebitamento finanziario netto ammonta quindi a 389,2 milioni di euro.
I dati sono stati sottoposti al Consiglio di Amministrazione e da questo approvati. Ora toccherà all’assemblea degli azionisti, che è stata convocata per il prossimo 29 ottobre.

Juventus, cosa accadrà ora?

Un dato quindi estremamente negativo, quello collezionato dalla Vecchia Signora nel corso della stagione 2020-2. E che, soprattutto, spiega meglio di tante parole la condotta nel mercato estivo. In cui la dirigenza ha deciso di provare ad invertire una rotta che sembrava ormai condurre verso il disastro. Soprattutto in assenza dei proventi aggiuntivi cui mirava la società aderendo alla Superlega.
Una politica che se non è stata compresa da buona parte della tifoseria, sembra comunque obbligata per impedire nei prossimi anni un aggravamento dei conti. Le spese alla Cristiano Ronaldo, insomma, sembrano assolutamente da escludere nell’immediato futuro. Mentre diventa praticamente obbligatoria la dismissione dei rami secchi, ovvero dei troppi giocatori che guadagnano in maniera spropositata rispetto all’effettivo rendimento.