Atletica leggera, ecco le giornate che hanno fatto la storia

Giornate che sono in grado di ribaltare completamente anche i pronostici degli appassionati

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Atletica leggera, ecco le giornate che hanno fatto la storia

Atletica leggera. Ci sono delle giornate che, in effetti, hanno cambiato radicalmente l’universo dell’atletica leggera come lo conosciamo al giorno d’oggi. Giornate che sono in grado di ribaltare completamente anche i pronostici degli appassionati di scommesse che puntano sulle migliori app di casino, giornate che restano nella memoria, in fondo di ogni appassionato di sport.

Il salto di Bob Beamon

Ecco uno di quegli eventi che restano impressi nella memoria di ogni appassionato. Un balzo di quelli irreali che sono veramente complicati anche solo da descrivere a parole. Correva il mese di ottobre, giorno 18 per la precisione, del 1968 e l’evento corrispondeva ai Giochi Olimpici, lo scenario più affascinante per piazzare un record del mondo.

Ebbene, Bob Beamon compie uno dei gesti atletici più impressionanti nella storia dello sport, dal momento che non si limita a ritoccare il primato, ma lo stravolge completamente, saltando ben 55 centimetri più in là di quello che era il record del mondo di quel tempo, stampando un pazzesco 8.90 nella finale del salto in lungo.

Una prestazione clamorosa, che fa ancora oggi strabuzzare gli occhi, a maggior ragione scoprendo qualche curiosità in più. Ad esempio, Beamon quel giorno non avrebbe dovuto nemmeno gareggiare. Sì, dal momento che la sera prima aveva trovato un modo per alleviare i suoi dolori, ovvero bere il maggior quantitativo di tequila possibile, in uno dei bar più sgangherati di Città del Messico. Ebbene, quella performance disumana, probabilmente, fu anche frutto della tequila che ingerì la sera prima, dal momento che, da quell’appuntamento in avanti, Beamon non riuscì più a superare nemmeno quota 8 metri.

Il record di Usain Bolt

Dobbiamo tornare indietro di tredici anni: correva l’anno 2009, quando un fenomeno giamaicano si stava apprestando a stracciare le leggi della fisica e, intanto, pure il record del mondo della gara più iconica e leggendaria dell’atletica leggera, ovvero i 100 metri.

I Mondiali di Berlino rappresentano l’evento perfetto per stupire il mondo. In realtà, già nel 2008 ai Giochi Olimpici di Pechino, Bolt aveva già dato un piccolo saggio delle sue capacità fisiche strepitose e fuori dal comune. In quel caso, aveva già messo in tasca un miglioramento del suo stesso record del mondo, abbassando l’asticella a 9.69, arrivando sul traguardo pure con la scarpetta slacciata. Tra l’altro, nel corso degli ultimi 15 metri, il suo immane sforzo era finito per diventare una sorta di passerella per esultare.

Solamente dodici mesi dopo, ecco che il gigante giamaicano compie una delle più grandi e memorabili imprese di tutti i tempi. Ovvero, corre in modo impressionante ogni singolo centimetro della pista dell’Olympiastadion di Berlino. I campionati del mondo certificano ancora una volta la sua leggenda e il cronometro si ferma su un clamoroso 9.58.

I 6 metri e 14 di Sergey Bubka

Si tratta di un record del mondo che, in realtà, non è più tale, dal momento che il nuovo fenomeno del salto con l’asta, ovvero Duplantis, l’ha già ritoccato a livello indoor, facendo segnare un clamoroso 6-18.

In realtà, però, all’aperto, Duplantis dovrà dimostrare di saper andare ancora una volta oltre i suoi limiti, dal momento che in questa modalità, il primato siglato da Bubka è ancora valido. Una misura eccezionale, quella di 6.14, per quello che è stato definito come lo “zar” dell’atletica leggera e, in modo particolare, del salto con l’asta.

Correva l’anno 1994 e, in modo specifico, la fine del mese di luglio. Bubka fa il suo gran ritorno in pedana dopo aver trovato un po’ di pace in Svezia, lontano dallo stress e dai riflettori. Così facendo, riesce a smentire tutti i critici che l’avevano già etichettato come “finito”, stampando una misura veramente clamorosa.