Esonero Pirlo: ultima spiaggia per il tecnico bianconero

Ad Udine il tecnico juventino si gioca la panchina, potrebbe essere davvero esonerato

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Esonero Pirlo, un argomento sempre caldo. Le ultime uscite della squadra hanno lasciato perplessa la società ed anche i tifosi. La Juve ha mostrato crepe importanti, ed un’assenza di gioco molto preoccupante. Centrocampo balbettante e quasi mai propositivo, composto da elementi che in passato, molto probabilmente, avrebbero fatto fatica a trovare spazio in panchina. Manca anche una prima punta di riferimento, e anche qualcos’altro. Lo schieramento ed il modulo proposto a Firenze, ad esempio, ha evidenziato delle lacune enormi da parte dell’allenatore. Pirlo è partito con un 3-5-2 quasi mai visto in stagione, dimostrando di non avere le idee chiare. Ha schierato Dybala in coppia con Ronaldo, senza mettere in campo l’unica prima punta presente in rosa, Alvaro Morata.

Esonero Pirlo, ad Udine ultima spiaggia

Anche con il Benevento i bianconeri hanno messo in cascina un solo punto su sei, due con il Verona, uno con la Fiorentina, il pareggio a Crotone. Queste alcune delle partite che hanno fatto perdere tanti punti con le “piccole”, decidendo di fatto la corsa scudetto. Tutte queste brutte figure ed inciampi vari, hanno fatto propendere il club di corso Galileo Ferraris per la decisione finale. A fine stagione Andrea Pirlo verrà esonerato, salvo avvenimenti eccezionali. C’è poi la voce, per la quale la società, avrebbe pensato di allontanarlo subito.

L’estrema decisione

In caso di ennesima sconfitta o risultato comunque non soddisfacente, Andrea Pirlo verrà esonerato. Udine potrebbe essere la sua ultima gara. I tifosi sperano che non sia cosi, perchè la Juve non può più perdere punti per la corsa verso i posti utili per la Champions League. In caso di esonero, sarebbe pronto Igor Tudor, allenatore in seconda, che però pare sia non in sintonia con Pirlo ed il suo staff. Insomma una vera e propria polveriera. Esonerare Pirlo, a questo punto della stagione, servirebbe a qualcosa? Gli errori sono stati fatti a monte, in primis dalla società, poi dall’allenatore.