Montero: “L’abbraccio con Thiago Motta? Ecco cosa ci siamo detti”

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Montero e l’abbraccio con Thiago Motta a fine partita. Ai microfoni di DAZN, l’attuale allenatore della Juventus parla non solo della partita, ma anche di quello che è stato il gesto con colui che con ogni probabilità sarà il prossimo allenatore dei bianconeri.

Ringraziamo come sempre tuttojuve.com per la concessione del virgolettato integrale.

La squadra stava rischiando di fare una brutta figura, poi con i cambi è arrivata la reazione. Alla fine un pareggio che ci sta.
“Sì, secondo me è giusto, Ambrosini che ha vinto tutto deve sapere che dopo una vittoria importante come quella che hanno ottenuto questi ragazzi mercoledì, mentalmente un po’ si cala e purtroppo trovarti con questo calo contro una delle migliori squadre in questo momento, come al Bologna, fai fatica.

Si è visto. L’analisi per me è molto semplice, partita importante, calo e dopo è uscito l’orgoglio dei ragazzi che hanno dimostrato l’attaccamento che hanno per questa maglietta”

Montero, serata speciale

“E’ una situazione speciale per me, non so come descriverla, però mi hanno dato una gioia molto importante, mi dispiaceva per loro.

Io è da due giorni che sono qua, mi hanno trattato con molta umiltà. mi accolto benissimo, non mi conoscono.

Massi lo sa (Ambrosini, ndr), che ha convissuto con tanti spogliatoi importanti, per trovare certe vittorie devono essere grandi uomini. Loro per me sono grandi uomini”.

Un giudizio sulla squadra

“io ho trovato una squadra con un buon spirito, il riflesso è stato il secondo tempo, gli ultimi 30 minuti. Poi quando non sei dentro è difficile giudicare o dare un’opinione.

Io la vedo bene e sinceramente non me la sento di giudicare quando non sono dentro.

Quando giocavo ed ero dentro certe dinamiche potevo giudicare, adesso non me la sento. io ii ho visti molto bene, poi ognuno reagisce in modo diverso”.

Montero: “L’abbraccio con Thiago Motta, ecco cosa ci siamo detti”

“Gli ho fatto i complimenti per l’anno che ha fatto soprattutto, poi noi abbiamo vissuto 45 giorni insieme a Coverciano, l’ho conosciuto lì, andavamo a cena, parlavamo e gli ho fatto i complimenti soprattutto per come gioca la sua squadra. Lo posso dire, è un grande uomo e si merita questo”.

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