Spy Story illegale con la Juventus parte lesa

Chi c’è dietro questa indagine non legale che coinvolge diverse parti?

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Spy Story non consentita dalle autorità giudiziarie. L’ennesimo episodio di un calcio che continua nella sua opera di marciume senza fine

Una spy-story che vede al centro i vertici Emilia e Fabio Sghedoni, figli del patron Romano (ex presidente del Modena), e l’ex amministratore delegato Andrea Remotti.

Presenti anche i nomi di due investigatori leggendari.

Riccardo Ravera, carabiniere in pensione, e Pinuccio Calvi, a sua volta dipendente dell’Arma.

i reati in mano agli inquirenti sono numerosi.

Corruzione e associazione a delinquere finalizzata ad accessi abusivi, email false, esercizio abusivo della professione di investigatore.

Un po’ come accadde alla Spy Story subita da Christian Vieri con mandante la società Inter.

Spy Story con la Juventus nell’occhio del ciclone

Le attività illecite messe in atto dono: acquisizioni indebite di notizie e immagini» della vita privata altrui, accessi abusivi a sistemi informatici, comprese le banche dati del Ministero dell’Interno, intercettazioni ambientali illegali.

Ci sono manager che spiano i dipendenti, funzionari delle forze dell’ordine che si appellano ad uno dei due ex carabinieri, per entrare nei servizi segreti.

Ma non è tutto.

Sono presenti esposti anonimi all’Ispettorato nazionale del Lavoro che attivano, senza passare per le regolari vie gerarchiche, accertamenti alla Juventus.

Ci sono accertamenti e controlli su banche dati ed altri dati sensibili che riguardano proprio il club bianconero.

Sarebbe importante adesso indagare per capire chi sia il vero mandante, che ha “commissionato” questo tipo di indagine illegale.