Roberto Renga ci saluta: lutto nel mondo del calcio

Roberto Renga lascia la sua famiglia e i suoi seguaci, che si sono espressi a riguardo sui social. Resi pubblici anche i motivi del decesso.

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Roberto Renga. In questi giorni ci ha lasciati uno dei personaggi più celebri del giornalismo sportivo. Roberto si è spento all’età di 76 anni a causa di un male che lo accompagnava ormai da tanto tempo. Questa notizia ha colpito davvero tante persone, che si sono espresse a riguardo spiegando la causa del decesso e salutandolo calorosamente.

Roberto Renga: chi era

Roberto Renga era un giornalista sportivo, nato a Perugia nel 1946. La sua carriera iniziò negli Anni ’80, grazie alla collaborazione con Calcioscommesse. Più tardi decise di riapparire in TV, partecipando al programma Il Processo del Lunedì. Dopo aver fatto in modo che il suo volto diventasse conosciuto, decise di firmare dei contratti con delle testate giornalistiche importanti, come il Messaggero. Nel tempo scrisse anche vari libri, ottenendo ulteriore successo e notorietà. Roberto era talmente apprezzato da essere invitato come ospite d’onore a sette Mondiali, due Europei, una Coppa America e due Coppe d’Africa. Negli ultimi anni decise di lavorare con RadioRadio, ma le sue periodiche assenze avevano fatto dubitare il pubblico: in Roberto c’era qualcosa che non andava…purtroppo non si sbagliavano.

Il motivo del decesso

Ad annunciare la morte di Roberto Renga è stato suo figlio Francesco, pubblicando un post sulla piattaforma Twitter:  “Papà ci ha lasciati nel pomeriggio di oggi. Il suo ultimo tweet è postumo, pensato un anno fa. Data e luogo dei funerali saranno comunicati nella giornata di domani”.

Qualche momento prima, il profilo di Roberto era infatti risultato attivo, il giornalista pubblicò un tweet che riportava le seguenti parole: “Non posso lamentarmi. Sono stato molto amato e molto odiato. Il mio perdono a tutti meno tre”. Roberto circa un anno fa decise di scrivere varie frasi e lasciarle nelle bozze, facendo sì che i suoi pensieri potessero rimanere vivi anche in sua assenza. Purtroppo l’uomo lottava da tanto tempo contro un male enorme, che ha avuto la meglio.

Il saluto dei seguaci

Questa notizia ha provato davvero tante persone, che l’hanno salutato calorosamente sui social. L’ex direttore generale della FIGC Antonello Valentini parla di Roberto come un personaggio scomodo ma autentico, davvero professionale e unico in quello che fa, il suo giornalismo risulta essere un patrimonio, in quanto codino e compiacente. Anche il direttore di RadioRadio Ilario di Giovambattista parla di lui, citando la lunga lotta contro il suo male.