La Spal affonda la corazzata Lazio

Tempo di lettura: 2 Minuti
1906
Spal

Quella tra Spal e Lazio è stata una gara davvero molto particolare perché è stata la rappresentazione plastica di come una squadra decisamente più forte può perdere sprecando l’impossibile. Sebbene la gara sia stata dominata da una sola squadra alla fine i tre punti sono stati guadagnati da quella che sulla carta doveva perdere. Ciò è accaduto principalmente perché la Lazio ha mancato moltissime ottime occasioni passando dal vantaggio al pareggio fino alla debacle decisamente inaspettata.

Spal – Lazio due squadre a confronto

Lo Spal e la Lazio sono scese in campo con la medesima formazione, la 3-5-2. Lo Spal ha schierato Berisha tra i pali difeso da Tomovic, Vicari e Cionek con al centrocampo Reka, Curtic, Missiroli, Muriga e D’Alessandro. Mentre l’attacco è stato affidato a Di Francesco e Petagna. La Lazio ha proposto Strakosha come estremo difensore supportato da Gabarron, Acerbi e Radu. Al centrocampo Lazzari, Parolo, Lucas Leiva, Alberto e Lulic. In attacco affidato a Caicedo e Immobile.

La Lazio ha da subito mostrato la sua superiorità alla Spal

Già al secondo minuto con Lucas Leiva la Lazio sfiora la rete del vantaggio con un tiro che scheggia il palo. Otto minuti dopo, al decimo, anche Caicedo va molto vicino a segnare la rete del vantaggio che arriva su rigore molto ben realizzato da Immobile. Poi non molto, solo qualche occasione per la Lazio fino al minuto trentotto quando Luis Alberto conclude la sua azione personale parata però dall’ottimo Berisha. Quattro minuti dopo ci prova Caicedo con pochi risultati. nella ripresa la Spal si rialza e cerca di cambiare le sorti dell’incontro ed Andrea Petagna arriva al pareggio ma la situazione cambia e la squadra emiliana ferrarese prende il sopravvento arrivando a segnare la rete della vittoria in pieno recupero con Kurtic.

Spal – Lazio: una vittoria assolutamente meritata

Il risultato si è assestato sul 2:1 anche se il risultato sarebbe potuto essere molto più grave visto che Petagna al novantaquattresimo è andato vicinissimo alla terza marcatura.