Troppa performance tennis: rimorso o rimpianto?

Ci si trova davanti ad un tennis ai massimi livelli. Non sarebbe ora che chi sta vincendo abbia il proprio spazio personale?

Tempo di lettura: 2 Minuti
505

Troppa performance tennis – Forse troppo brevemente è stata archiviata la vittoria doppia alla Coppa Davis, con gli straordinari Sinner e Berrettini. E già si pensa ai futuri tornei che gli atleti del tennis dovranno affrontare. Sia chiaro: si parla in prima battuta di tennis maschile. Ma bisogna anche ragionare di un tennis femminile che ha stravinto in un altro contesto. E di cui viene il sospetto si voglia cavalcare l’onda lunga. Insomma: il tennis vince e nelle alte sfere si vuole mandare avanti i propri campioni.

Troppa performance tennis

Che non è una cosa cosi sbagliata. Ma bisogna avere un senso della misura contro cui non dover sbattere. Si vuole vincere. Come tutti nella vita. Si vuole avere più trofei possibili nella propria vetrinetta. Si vuole visibilità e ritorno mediatico e sportivo. Al livello più basso si vuole più bambini e più bambine che guardando la televisione sentendo i grandi raccontare vogliono diventare famosi. Proprio come i loro campioni tennisti. Ma tutto questo, semplicemente, non significa premere tanto sull’acceleratore e non avere la sicurezza di poter frenare in tempo?

Il mondo dello sport è un mondo imprevedibile. Oggi sei al massimo, domani non puoi saperlo. Certamente si vuole cavalcare l’onda di un tennis ai massimi livelli ma bisogna anche avere i piedi un poco per terra. Jannik Sinner e Jasmine Paolini sono due atleti ma soprattutto sono due ragazzi e due persone. Che hanno le loro necessità personali che certamente non sono solo la sessualità o il denaro.

Bisognerebbe valutare bene quanto e come non dare respiro personale ad atleti come loro. Perchè non abbiano dei rimpianti della propria età e non debbano dire in un futuro che quello che avrebbero voluto fare non lo hanno fatto perchè hanno dovuto giocare sul campo. Non si vuole dire perchè spinti dalla dirigenza, ma magari consigliati ad essere sempre più performanti per se stessi e anche per il resto del loro mondo. E soprattutto non si può dimenticare il fatto che un corpo umano non è una macchina ad uso e consumo eterno.

Foto: https://pixabay.com/it/vectors/logo-tennis-sport-icona-fitness-7328171/

“Coppa Davis all’Italia: gli highlights del trionfo azzurro” di Writer.Ca