Manga e sport: un binomio vincente da sempre

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Come tutti noi ben sappiamo il mondo sportivo presenta innumerevoli facce, al pari di quello del fumetto, tanto che non è raro che questi due finiscano per incontrarsi più volte, andando a creare dei risultati incredibili e destinati a durare nel tempo.

Se l’Italia è uno dei Paesi più noti al mondo per le sue squadre di Serie A, per la gioia di tutti gli appassionati di quote calcio, il Giappone è uno di quelli più noti invece per il fumetto e l’animazione, ovvero il manga e l’anime, in grado di trasportare i suoi appassionati in migliaia di dimensioni diverse.

Questi manga a tema sportivo, dai quali si sono poi originati degli anime di successo, sono definiti “spokon” e hanno per protagonisti degli atleti, anche piuttosto giovani, che si ritrovano in un costante equilibrio tra realismo e fantasia.

Uno dei primi esempi, nonché vera e propria pietra miliare, è stato Tommy la stella dei Giants, ma cerchiamo di dare un piccolo sguardo anche alle altre più famose del genere. Sebbene possano risultare datate, risultano ancora oggi straordinariamente coinvolgenti e di ispirazione per molti atleti e appassionati. Diamo un’occhiata a due esempi iconici!

    1. Capitan Tsubasa

Siamo nel 1981 e Yōichi Takahashi dà alle stampe quella che sarà la sua serie più iconica, ovvero Capitan Tsubasa. L’autore si dedicherà anche a lavori più brevi su sci, basket, boxe, tennis e baseball, ma il capolavoro sul calcio resterà l’opera più conosciuta. Da noi è stato tradotto come Holly e Benji e vede come protagonisti un attaccante davvero appassionato di calcio e un portiere infallibile. I due saranno inizialmente rivali, ma poi diverranno inseparabili sul campo della New Team, assieme ad altri futuri campioni in erba. Riusciranno a coronare il loro sogno, ovvero quello di portare il Giappone a vincere il Mondiale? Il titolo, oltre ad aver originato anche diversi giochi a tema, ha poi visto un’altra serie nel 2013, chiamata Captain Tsubasa: Rising Sun, con Holly tra le fila del Barcellona.

    1. Slam Dunk

Se il calcio è tra gli sport più conosciuti e praticati in tutto il mondo, la stessa cosa si può dire per il basket (basta vedere lNBA per farsene un’idea), che rimane parecchio seguito anche qui in Italia. Ma naturalmente tale disciplina sportiva conta molti appassionati anche nel Paese del Sol Levante, tra i quali vi è anche Takehiko Inoue, padre di un’altra serie iconica come Vagabond. Nel 1990 diede alle stampe Slam Dunk: la storia parla del teppistello Hanamichi Sakuragi che, per una serie di equivoci, inizia a giocare a basket pur di impressionare la ragazza che gli piaceva. Scoprirà poi che c’è un’altra cosa che gli piace, ovvero la pallacanestro, e ce la metterà tutta per far primeggiare la squadra del suo liceo. Si andrà a scontrare contro avversari temibili e giocherà al fianco di compagni davvero sopra le righe! Dello stesso autore ricordiamo anche Real, che affronta sempre il basket ma dal punto di vista di alcuni atleti sulla sedia a rotelle.