Pericolo medici boia, espiantati organi a persone vive

Pericolo medici boia, espiantati organi a persone vive, una triste realtà che fa temere il peggio, ecco di cosa parliamo

Tempo di lettura: 2 Minuti
8866
Pericolo medici boia, espiantati organi a persone vive

Pericolo medici boia, espiantati organi a persone vive. Una triste e amara vicenda sulla quale far luce e che fa scattare il campanello d’allarme dato che mette in risalto una condizione che incute non poco timore. Gesti fatti con freddezza su persone vive il cui, immane dolore, non è semplice da spiegare e nemmeno a illustrare.

D’altronde, possiamo solo immaginare quello che potrebbe significare un qualcosa di simile che, purtroppo, pare sia avvenuto – e continui ad avvenire. Nel corso di questo approfondimento, cercheremo di capire e scoprirne di più su tali incresciose e surreali vicende.

Pericolo medici boia, espiantati organi a persone vive, i dettagli

Una notizia che mette i brividi e che, a quanto pare, è totalmente vera ed è stata riportata dal sito huffingtonpost.it. Ecco, di seguito, quello che si legge fedelmente:

‘Nelle carceri cinesi sarebbero stati sistematicamente espiantati organi da donatori vivi, ovvero non ancora cerebralmente morti. A denunciarlo è uno studio accademico, citato dal Wall Street Journal. Si tratterebbe per lo più di detenuti condannati a morte, o addirittura uccisi mediante l’espianto degli organi vitali: le presunte pratiche illegali sono state denunciate dalla ricerca pubblicata due mesi fa con casi documentati fino al 2015, anche se il Wall Street Journal – che fa parlare gli stessi autori della ricerca – lascia trapelare il sospetto che la terribile pratica sia usata in Cina anche in tempi più recenti. Pechino nega.

Analizzando i dati fra il 1980 e il 2015, gli scienziati sono giunti alla conclusione che i chirurghi cinesi hanno violato la regola internazionale sulle donazioni dopo la morte, che proibisce l’espianto gli organi vitali da una persona non dichiarata ufficialmente morta o in morte cerebrale, oppure non consenziente. La regola, affermano gli studiosi, sarebbe stata violata per ben 71 volte in un arco di tempo di 35 anni. Il tutto in trentacinque ospedali sparsi in trentatré città di quindici province cinesi’.

 

Fonte: huffingtonpost.it