Qatar 2022, tutto pronto: cosa aspettarsi dal mondiale invernale

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Come cambierà il campionato
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Tifoserie fake, prezzo della birra alle stelle e questione lavoratori. La Coppa del Mondo in Qatar, prima volta assoluta in inverno, dal 20 novembre al 18 dicembre, fa parlare di sé più del solito. Ma ad infiammare le querelle Mondiale c’è soprattutto l’aspetto agonistico sulle squadre favorite. Brasile, Argentina e Francia su tutte. Un duello che riverbera in campo con le stelle delle rispettive nazionali: Neymar da Silva Santos Júnior, Leo Messi e Kylian Mbappé, tutti compagni di squadra al PSG di Nasser Al-Khelaïfi. Ecco allora cosa aspettarsi da questo Mondiale invernale: la sfida a distanza di tre nazionali super favorite imbottite di fenomeni a livello planetario.  

“Il Mondiale è pieno di sorprese. Spuntano squadre che inaspettatamente fanno grandi cose in ogni competizione, anche se molti non ci credono. Ma penso che i favoriti siano Argentina, Germania, Spagna e Francia. Penso che questi quattro, insieme al Brasile, siano perfettamente in grado di raggiungere la finale”. Ai microfoni del Telegraph, Neymar non nasconde affatto la consapevolezza di appartenere ad una delle squadre più forti e titolate al mondo: finora cinque Mondiali, nove Coppa America e quattro Confederation. L’obiettivo carioca in Qatar è quello di aumentare i trofei in bacheca. Poi O’Ney si corregge e aggiunge: “Ho dimenticato l’Inghilterra, ma ovviamente hanno una possibilità! Mi piacciono molto Harry Kane e Jadon Sancho (purtroppo non convocato)”. 

Insomma, Brasile, Argentina, Francia, Germania, Spagna e Inghilterra: per Neymar il Mondiale d’inverno è una questione a sei. Il talento brasiliano ha le idee chiare: una di queste alzerà la coppa. Pronostico probabilmente scontato. Guardando infatti le quote su chi vincerá il Mondiale si nota una certa corrispondenza tra le previsioni di Neymar e quelle dei principali bookmaker italiani e internazionali che vedono Brasile, Argentina e Francia super favorite. Gli operatori di betting quotano leggermente al rialzo, e quindi con minori possibilità, Inghilterra, Spagna, Germania e Belgio.

Ai microfoni del quotidiano inglese, Neymar lancia un messaggio scherzoso anche all’altro team mate di casa al PSG, Leo Messi: “Ogni volta che ci parlo scherzo sempre con lui. Gli dico che voglio trovarlo in finale al Mondiale per batterlo”. E poi rilancia su Mbappè: “Giocare con Messi e Kylian è un grande piacere. Lui e Messi sono due grandi giocatori e Leo è stato a lungo considerato il migliore al mondo. Kylian è un giocatore giovane che sta crescendo e sta mostrando il suo potenziale e ha ancora spazio per crescere. È sempre bello giocare con i grandi, l’ho sempre detto, perché le possibilità di vincere sono più alte”. Anche Marquinhos, centrale verdeoro del PSG sembra non avere dubbi: “Siamo un gruppo con una qualità molto alta. Tanto che potremmo iniziare il torneo con una formazione e finire con un’altra”.

Intanto l’Argentina (girone facile con Arabia Saudita, Messico e Polonia) perde pezzi e dopo il forfait di Nico Gonzalez, Scaloni dovrà rinunciare ad un’altra pedina dello scacchiere albiceleste: Joaquin Correa, infortunato, salterà il Mondiale. Per la cronaca sono off all’ultimo minuto anche Osè Gaya della Spagna, per via di una lesione alla caviglia subita nell’allenamento prima dell’amichevole contro la Giordania, e Sadio Manè, top player simbolo del Senegal che non è riuscito a recuperare dal problema al perone occorso durante il match tra bavaresi ed Werder Brema in Bundesliga.

Sul versante delle altre presunte favorite, Germania, Spagna e Inghilterra, le aspettative generali sono indubbiamente più basse. Opinionisti e bookmaker concordano sul fatto che sia molto difficile vedere una delle tre alzare la coppa. Occhio comunque alla Germania che punta sicuramente al classico, buon piazzamento in puro stile tedesco. Girone di ferro con le furie rosse. Da tenere d’occhio una batteria di giocatori con esperienza e spregiudicatezza: Neuer e Muller tra i veterani, cui si aggiungono i vari Kimmich, Gundogan, Goretzka, Musiala, Sané e Gnabry.

La Spagna si presenta in Qatar con il suo ricambio generazionale fatto dei nuovi talenti Ansu Fati, Dani Olmo, Ferran Torres, Yèremey Pino e Sarabia. In mediana dovrebbe ancora impostare il metronomo Busquets, accompagnato poi dai vari Morata, Koke, Pedri e Gavi. Gli iberici di Luis Enrique non sono i favoriti ma occhio alle eccelse caratteristiche tecnico-tattiche dei singoli.

Per concludere, l’Inghilterra di Southgate ha l’obbligo di provarci ancora. Kane, Foden, Sterling, Grealish, Mount, Tomori, Abraham e Rashford sono le stelle tra i leoni inglesi. Una squadra, quella della terra d’Albione, che come al solito si conferma competitiva ma incompleta, capace di mancare clamorosamente anche le occasioni più semplici. La sconfitta di Wembley contro gli azzurri brucia ancora e pesa come un macigno. Gli inglesi hanno il dovere di buttarsi alle spalle lo psicodramma. Potrebbero provarci al Mondiale con un buon piazzamento. Del resto, almeno il girone, dovrebbe sorridere: Iran, Stati Uniti e Galles fanno poca paura.