Sempre più negli ultimi anni si è sentito parlare delle commissioni agli agenti dei calciatori.
Le commissioni in particolare sono arrivate ad influenzare sempre più il calciomercato il costo totale per il passaggio di un calciatore da una squadra all’altra (parametri zero compresi) o per i rinnovi di contratto.
Commissioni agenti calciatori: la riforma.
Da giugno 2023 dunque ci sarà una stretta sulle commissioni.
La riforma nello specifico prevede:
– L’introduzione di un tetto massimo per gli onorari.
– La reintroduzione di un sistema di licenze obbligatorie – il c.d. albo degli agenti – e di sviluppo professionale per poter continuare a praticare il mestiere di agente calcistico.
– La limitazione della rappresentazione multipla.
Questo per evitare che un agente si ritrovi, durante una trattativa, a rappresentare più di una delle parti coinvolte.
Unica eccezione quella di rappresentare sia il giocatore sia la squadra compratrice.
Entrambi i clienti però dovranno dare consenso esplicito alla doppia rappresentanza.
– L’introduzione di un sistema più efficace per risolvere le liti tra agenti, calciatori, club, allenatori e associazioni affiliate.
La finalità della riforma è quella di garantire una maggiore trasparenza.
Inoltre sarà obbligatoria una pubblicazione sempre aggiornata e dettagliata del lavoro svolto dagli agenti nelle trattative, comprensiva dell’importo del trasferimento e delle commissioni pagate, sempre in ottica di una maggiore trasparenza finanziaria.
Commissioni agenti calciatori: il pagamento degli onorari.
I pagamenti degli onorari dovranno essere effettuati tramite la nuova Camera di compensazione Fifa.
Ad eccezione per gli stipendi al di sotto dei 200mila dollari, il cliente è il solo autorizzato a pagare l’agente che non può quindi ricevere compensi da altre parti coinvolte nella transazione. Tutti i pagamenti dovranno poi passare attraverso la camera di compensazione della Fifa (clearing house).
Inoltre saranno previsti dei limiti sulle commissioni.
Qualora il cliente dell’agente sia un calciatore la commissione non sarà superiore al 5% dello stipendio dell’assistito se la sua remunerazione è al di sotto dei 200 mila dollari e non andrà oltre il 3% dello stipendio se invece supera tale soglia.
Se il cliente del procuratore è la squadra acquirente, si applicano i medesimi limiti.
Nel caso in cui il procuratore rappresenta sia l’individuo sia la squadra acquirente, il tetto alle commissioni è del 10% se lo stipendio è al di sotto di 200 mila dollari e del 6% se è al di sopra di questa soglia. Infine, se il cliente è il club venditore, la commissione massima è pari al 10% del valore dell’operazione.
Basterà tutto questo a regolarizzare un mercato già folle di suo?
Ai posteri l’ardua sentenza.