Mourinho nuovo allenatore della Roma: i retroscena della trattativa, il suo staff e gli obiettivi di mercato

Con l’arrivo dello special one sulla panchina giallorossa cambiano obiettivi di mercato ed ambizioni societarie

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Mourinho nuovo allenatore della Roma

Mourinho nuovo allenatore della Roma. Le antenne del calciomercato sono sempre dritte anche quando le sessioni sono ufficialmente chiuse; sempre pronte a captare possibili mosse, trattative, a volte anche clamorose. Un po’ come una caccia all’uomo: soffiate, appostamenti, movimenti sui social per cercare di prevedere le mosse di club, calciatori e allenatori. E ci si riesce abbastanza bene. E’ raro trovare trattative importanti che nascono e vengono concluse sottobanco senza che i media se ne accorgono.

Ma a volte l’ingranaggio si inceppa e succede come accaduto alla Roma, che martedì scorso tra il silenzio generale ha annunciato l’allenatore della prossima stagione dopo l’addio a Paulo Fonseca: Josè Mourinho.

Proprio lui, lo “special one” fresco di esonero a metà aprile dal Tottenham. Qualche giorno prima aveva in qualche modo mosso le acque mediatiche annunciando che non avrebbe avuto problemi ad allenare di nuovo in Italia in qualche squadra rivale dell’Inter: società che nel 2010 ha portato sul tetto d’Europa vincendo tutto ciò che c’era da vincere in quella stagione: campionato, coppa Italia e Champions League. Salvo poi dire addio trasferendosi al Real Madrid.

Ma nessuno e ribadiamo davvero nessuno in Italia aveva messo in conto o pronosticato un possibile ritorno di Josè Mourinho nel nostro paese nel breve periodo e tuttalpiù alla Roma. Che l’avventura di Paulo Fonseca sulla panchina giallorossa fosse conclusa al termine di questa stagione era cosa certa e il comunicato d’addio pubblicato la mattina del 4 Maggio era atteso da tutti.

Una scelta che ha colto impreparati anche i bookmaker

Da settimane si parlava dei possibili sostituti per la panchina giallorossa del nuovo corso targato Friedkin. E anche per i migliori bookmakers aams la sorpresa dell’arrivo di Mourinho è stata tanta.

Due erano principalmente i nomi favoriti anche dalle quote: Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri con quest’ultimo che sembrava davvero aver vinto la concorrenza e difatti negli ultimi giorni la sua quota era scesa tantissimo.

Il nome di Mourinho non era minimamente pronosticato dalla maggior parte dei bookmakers al mondo. E quei pochi che lo facevano lo proponevano con quote altissime al limite dell’impossibile. Un po’ come quando il Leicester vinse il campionato in Inghilterra. Chissà se come allora anche stavolta qualcuno non ci abbia creduto veramente pronosticando il suo ritorno in Italia.

Mourinho nuovo allenatore della Roma: i retroscena della trattativa e le cifre

Il giorno dopo l’annuncio con tanto di “Daje Roma” scritto dal portoghese sui social verso il popolo giallorosso entusiasta del suo arrivo, sono arrivati maggiori dettagli sulla trattativa lampo e le cifre dell’affare.

Tutto ha avuto inizio a metà Aprile quando Josè viene sollevato dall’incarico di primo allenatore del Tottenham. La Roma in quel periodo non ha ancora scelto il sostituto di Fonseca anche se Sarri è in netto vantaggio e viene considerato il profilo ideale. Il direttore sportivo Tiago Pinto contatta il connazionale Valdir Cardoso, collaboratore di Jorge Mendes agente di Mourinho, e nei reciproci scambi di informazione salta fuori il nome dello special one che a quanto pare apre fin da subito all’idea di trasferirsi nella capitale.

Pinto si mette immediatamente in contatto con i Friedkin che salgono su un aereo e raggiungono la casa londinese di Josè. Qui l’empatia è immediata. Scatta il feeling. La presidenza crede che Mourinho sia il profilo giusto per rilanciare la società sia da un punto di vista mediatico che sportivo. Stretta di mano e firma.

Il portoghese non ha scelto la Roma per soldi. Firmerà un contratto di 3 anni da 7,5 milioni di euro a stagione + bonus mentre a Londra ne percepiva 16. C’è un particolare importante: il Tottenham coprirà la differenza d’ingaggio sul primo anno (nella prossima stagione quindi Mou continuerà a guadagnare 16 milioni, di cui quasi 9 dal Tottenham). Motivo? Una clausola concordata con gli Spurs che prevedeva che, in caso di esonero, fino a giugno del 2022 il club londinese pareggiasse la cifra di un eventuale contratto a cifre minori, fino ad arrivare appunto a 16 milioni di euro.

Nel suo staff due nomi a sorpresa

Ancora da definire lo staff completo che Mourinho si porterà nella capitale. Di sicuro saranno due le figure che non potranno mancare perché da anni sempre fianco a fianco all’allenatore. Uno è Carlos Lalin, preparatore atletico di cui non si è mai separato. L’altro è un romano romanista doc: il match analyst Giovanni Cerra che lo segue dal 2013. Uno che ama la Roma talmente tanto da essere in curva il giorno in cui Francesco Totti giocava la sua ultima partita in Serie A.

Molto probabile poi una figura che conosca bene l’ambiente e che faccia da collante tra la squadra e la società. Normale pensare a Daniele De Rossi, che ora è nello staff di Mancini in Nazionale. Ma uno dei nomi che circolano nell’immediato è anche quello di Walter Samuel, che collabora attualmente invece con Lionel Scaloni, ct della nazionale argentina: ha vinto lo scudetto con la Roma, ha vinto tutto con Mourinho: sarebbe un profilo ideale.

E intanto il titolo vola in borsa

La Roma è una società quotata in borsa ed era ovvio che una notizia di tale portata mediatica avrebbe avuto anche degli strascichi sul mercato borsistico italiano. Infatti se prima dell’annuncio di Mourinho nuovo allenatore per la prossima stagione, una singola azione della società costava 0,269 euro, in chiusura di giornata il titolo è sbalzato sfiorando un incremento del 30% arrivando a toccare i 0,334 euro.

Anche il mercato diventa special

La scelta di un allenatore top come lo special one sposta in avanti e di molto gli obiettivi della Roma in vista della prossima stagione. In attesa di conoscere se parteciperà o meno alla nuova Conference League europea visto che in campionato è ancora lotta serrata con il Sassuolo, l’anno prossimo la Roma avrà perlomeno l’obbligo di cercare di lottare per la vittoria del campionato fino alla fine.

E anche sul mercato iniziano a circolare i primi nomi per rinforzare la rosa giallorossa. Il portoghese apprezza molti elementi della rosa: da Dzeko a Zaniolo passando per Smalling e Mancini. Le notizie sportive di oggi sulla Roma dicevano che qualcosa verrà fatto sicuramente tra i pali visto che non convince nessuno dei tre portieri in rosa. Il favorito sembra essere Musso ma occhio alle sue spalle a José Sa dell’Olympiakos.

A centrocampo la prima scelta del reparto sembra essere Nemaja Matic che Mourinho ha allenato allo United e può essere preso per 15 milioni considerate le 32 primavere. In attacco Dzeko che nello scorso calciomercato della Roma sembrava ad un passo dall’addio, ha ripreso quota dopo l’arrivo di Mourinho. Molto probabilmente è in questo reparto che verrà fatto un investimento importante. Belotti piace al portoghese da tempo così come Vlahovic ma attenzione a grosse sorprese che potrebbero arrivare dall’estero.

Insomma la notizia di Mourinho nuovo allenatore della Roma è sempre ottima per chi ama il calcio. Il suo ritorno in Italia darà ampio risalto mediatico alla Serie A. I più nostalgici già sognano il ritorno dello special one a San Siro e gli scontri con Antonio Conte. I due si sono già punzecchiati in passato quando entrambi allenavano in Premier League. La scelta dello special one è anche la dimostrazione che la nuova proprietà americana targata Friedkin fa sul serio. Con un patrimonio fissato a 4,2 miliardi di dollari stando a quanto scritto nel profilo di Dan Friedkin su Forbes, la Roma può davvero sognare.