Nuovo Dpcm 3 dicembre, si potrà festeggiare solo in famiglia

Tutto quello che riguarda il nuovo decreto varato ieri sera

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Nuovo Dpcm 3 dicembre

Il nuovo decreto varato dal governo Conte ha reso chiaro quello che purtroppo tutto il popolo italiano si aspettava: sono state introdotte infatti numerose limitazioni durante le feste natalizie per non creare assembramenti e ridurre al minimo i rischi legati da una condotta spregiudicata e non corretta. Il Presidente del Consiglio in carica infatti firmerà oggi il nuovo Dpcm, anche se sulle deroghe non è stato ancora trovato ufficialmente un accordo.  La realtà più importante è rappresentata dal fatto che non sarà possibile spostarsi tra le varie regioni dal 21 dicembre al prossimo 6 gennaio, mentre niente viaggi tra comuni il 25 dicembre, 26 dicembre e il giorno di Capodanno.

Nuovo Dpcm 3 dicembre, la bozza del testo del Premier Conte

Da domani il testo sarà al vaglio delle Regioni, che sono tenuti a dare le loro osservazioni e punti di vista a riguardo, visto che ogni territorio non può essere considerato allo stesso modo. Non ci si potrà incontrare tra amici e ‘congiunti’, divieto di cenone il giorno di Capodanno anche negli hotel e in quel caso si potrà cenare solo tra le mura della propria camera.

Nuovo Dpcm 3 dicembre, le dichiarazioni della sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa

In una recente intervista a Rai Radio 1, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha voluto commentare quello che è il testo del nuovo decreto in attesa di approvazione da parte del governo Conte e quelli che possono essere i punti critici di questo testo. Ecco quanto detto da Sandra Zampa:

“Noi non vogliamo che le persone anziane restino sole durante le feste di Natale, ma l’affetto non si deve trasformare in un rischio vero e proprio. Il Dpcm verrà firmato oggi. Occorrerà accompagnarlo con chiarimenti e mettere a disposizione delle persone tutte le risposte che servono a capire fino in fondo il provvedimento. E’ evidente che un anziano solo è una persona alla quale bisogna provvedere, quindi uno si autocertifica, e assistere al proprio genitore se questo è solo in un Comune vicino è una ragione di necessità”.

Simone Ciloni

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